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Batalha, una città nata da un voto


La bella città di Batalha in Portogallo, nasce e si sviluppa intorno all’edificio simbolo dell’identità e dell’indipendenza del paese: la splendida cattedrale di Santa Maria da Vitória.Sorta a seguito di un voto fatto dal re João de Aviz, alla vigilia della famosa battaglia di Aljubarrota, che il 14 agosto del 1385, sancì la vittoria del Portogallo sugli spagnoli, è uno dei migliori esempi di architettura gotica dell’intera penisola iberica, che nel 1983, l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.Il re promise che se il suo esercito fosse uscito vittorioso dal conflitto, avrebbe fatto erigere una chiesa in onore della Vergine. Fu così, che tre anni dopo lo scontro, iniziarono i lavori del grandioso edificio, la cui realizzazione è stata curata da diversi architetti, sotto altrettanti re. I portoghesi lo chiamano semplicemente Batalha, “battaglia”, lo stesso nome della cittadina.Il monastero è annunciato dal monumento equestre di Nuno Álvares Pereira, colui che guidò le truppe portoghesi nella battaglia di Aljubarrota. Nella facciata tardogotica, si apre un bel portale riccamente decorato da statue di angeli serafini e musicanti, oltre a profeti, re, santi e vergini martiri. Nei baldacchini sovrastanti, sono situate le statue degli evangelisti e degli apostoli. Sopra il portale, si apre una stupenda finestra in stile gotico fiorito. Ai lati della chiesa, si trovano la cappella del fondatore e il complesso dei due chiostri.Il maestoso interno, presenta otto serie di pilastri, che delimitano le strette navate laterali lasciando spazio alla grossa navata centrale. A destra, nella capela do Fundador, si ammira il sepolcro di Juan I e sua moglie Filippa Lancaster, con le statue giacenti che si tengono per mano. Sulla tomba, è inciso il motto del re: “por ben”, per il bene. Dalla navata sinistra della chiesa, si accede al Claustro Real, vero capolavoro manuelino. Ad est, si trova la casa do Capítulo concepita senza punti d’appoggio centrali. È sostenuta da una stella di otto nervature, che ne scarica il peso sulle pareti perimetrali.Il Capitolo ospita la tomba del Milite Ignoto. Nel refettorio dei monaci, è allestito il Museo della Grande Guerra. A sinistra, una galleria, introduce al claustro de Afonso V, maestosa costruzione in stile gotico. Nel coro della chiesa, si apre il portale monumentale, con motivi geometrici e vegetali fittissimi. In alto, e lungo le colonne, si ripete il motto di Duarte I figlio di João: “sarò leale finché vivrò”. Il portale, dà accesso allo spazio ottagonale, in cui trovano posto le Capelas Imperfeitas, sette cappelle rimaste senza copertura. Forse, l’emozione che si prova nel guardarle, è dovuta proprio al fatto che non sono mai state terminate. A poca distanza dal monastero, si trova il centro della cittadina, dove sorge la Igerja Martriz, chiesa parrocchiale del XVI secolo con uno splendido portale manuelino.Ad agosto, si celebra l’anniversario della Batalha de Aljubarrota, con grandi festeggiamenti. Anche i dintorni di Batalha riservano piacevoli sorprese. Sulla strada per Tomar, Fátima, luogo magico immerso in un’atmosfera carica di misticismo e fede, accoglie il visitatore nella sua basilica sempre affollata di pellegrini. Lungo la strada per Óbidos invece, si incontra Nazaré frequentata località balneare, con il pittoresco quartiere di Pederneira, dove si riscoprono le tradizioni dell’antico borgo di pescatori. Ad Alcabaça, più a sud, merita una visita il Mosterio de Santa Mari, uno dei monumenti più importanti del Portogallo, protetto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Trova le offerte viaggi più convenienti e i voli low cost, per vivere l’atmosfera magica di questa città.