Deserto

Racconto di un'esperienza nel Deserto - 4a parte


21-03-2008Mi sta succedendo una cosa che non avevo previsto: mi sta mancando il tempo! Sono venuta qui proprio perché notoriamente l’Africa è ricca di tempo che scorre molto più lentamente che dalle nostre parti.E invece eccomi qua a desiderare giornate di 48 ore!!Il fatto è che qui c’è veramente tanto lavoro, sia manuale che di concetto --- basta guardarsi intorno e rimboccare le maniche. Molte sono le idee che nascono strada facendo e per realizzarle ci vorrebbe veramente del tempo in più. In ogni caso non c’è pericolo di annoiarsi. Durante il giorno si fermano molti turisti qui all’Oasi; quasi sempre ci sono degli scambi di storie e idee preziosi. Solo questa settimana è assai diversa: durante la “semana santa” tutta la Spagna si muove in grandi gruppi di fuoristrada e piomba come orda barbarica qui all’Oasi. L’altro giorno si saranno fermati in 500 minimo! Portano con sé il cibo e fanno pic-nic nel nostro ristorante acquistando le bibite da noi. Solitamente non sono molto cortesi, fanno un sacco di chiasso e pretendono di lasciare qui i loro rifiuti.  Per fortuna si tratta solo di qualche giorno. La settimana scorsa mi sono beccata, non so come, una salmonellosi o qualcosa del genere. Non è stata una gran bella cosa: febbre alta, diarrea e una fiacca inverosimile.  Per due giorni non sono riuscita a fare molto e, per solidarnosc, anche gli operai hanno immediatamente rallentato il loro ritmo di lavoro.Per fortuna c’è almeno uno che lavora bene, altrimenti qui la situazione sarebbe assai grave. Per qualche giorno abbiamo un cuoco provvisorio in attesa che lunedì prossimo inizi quello che dovrebbe stare qui almeno 2 mesi. È veramente difficile trovare delle persone che lavorano bene e che abbiano una visione del lavoro.Ieri sera 50 spagnoli si sono accampati fuori dalle mura dell’Oasi, e 2 dei “nostri” sono andati a ubriacarsi con loro. Risultato: stamattina erano fuori combattimento e, se non fosse stato per l’agricoltore che mi ha dato una mano, i clienti non avrebbero ricevuto la prima colazione.Non è facile il compito di dover chiamare all’ordine le persone in una società maschilista! Ma se si lascia passare, ti metteranno i piedi sulla testa.Questo luogo è una scuola di vita non indifferente! Inizio a sentire il bisogno di uno spazio, anche piccolo, tutto per me. Per il momento sono nomade come tutti gli altri: un po’ abito in una delle tende, ma quando ci sono molti clienti mi tocca sloggiare. Ora ho “rubato” la stanza a Mbarek, l’anziano tuttofare dell’Oasi, ma si tratta di una stanza in cemento adibita a deposito tappeti, coperte, lanterne e quant’altro. Ogni volta che arrivano le guide / cammellieri, mi ritrovo con il mio piccolo angolino, dove tengo le mie cose, sotto una montagna di materiali vari. So che si tratta di una soluzione provvisoria, ma temo che sarà un “provvisorio eterno” se non mi impunto a esigere lo spazio vitale.   Oggi c’è stato un temporale e abbiamo dovuto evacuare tutti i tappeti, cuscini e coperte dalle tende e dal ristorante. Per fortuna non c’erano clienti, senò le cose si complicavano. Ora fa piuttosto freddo. ...Sono passati altri giorni di intenso lavoro e di incontri interessanti ed istruttivi. Oggi dovrebbe iniziare il nuovo cuoco che ci solleverà da alcuni compiti – sperìn ben!Ho contattato una signora francese che vive a Ouarzazate e che mi aiuterà a creare il sito dell’Oasi. Sono contenta, perché veramente non ho alba di queste cose. Nel frattempo continuo a collezionare informazioni sulle cure “mediche” utilizzate dai nomadi – se ne sentono delle belle!!Stamattina mi hanno spiegato un ulteriore rimedio contro il morso dello scorpione: si mette un po’ di polvere di tabacco da masticare e di chiodi di garofano sulla parte lesa e la si spruzza con del deodorante o acqua di cologna. L’abbinamento dei tre ingredienti fa sì che il veleno si concentri sulla parte lesa e non circoli nel sangue.Un altro rimedio curioso: per fermare le emorragie da taglio o altre ferite si cosparge la parte lesa con della varechina assieme al sapone in polvere Tide --- mah?! Mi giurano che funziona subito e che la ferita si cicatrizza in un batter d’occhio.Che sia meglio non ammalarsi e non ferirsi? J Oggi è stata un’altra giornata di forte vento. Sento di avere le dune negli occhi e penso che sia un’ottima idea di farmi una bella doccia! È strano passare Pasqua e Pasquetta così lontani da casa e in un mondo dove questa festa non esiste. Ieri ho tentato di fare una torta speziata, cotta al forno a legna, per festeggiare la Pasqua. La cottura funziona, ma purtroppo non disponevo di tutti gli ingredienti necessari: ho dovuto sostituire il latte con il latte in polvere ed ora so che ciò non funziona. Andrà meglio la prossima volta. Allego alcune foto recenti dei miei “compagni d’avventura”.