Deserto

Racconto di un'esperienza nel Deserto - 6a parte


12-05-2008È giá passato quasi un altro mese dal mio ultimo scritto – il tempo passa veloce! Qui inizia a far caldo – durante gli ultimi giorni mi dicono che il termometro segnava ben più di 40°C. !! Il mio fisico non si è ancora adattato all’aria secca e al calore e a momenti mi sono trovata in difficoltà, soprattutto quando si trattava di fare i conti per le bibite e dare il resto giusto – ne ho combinate di tutti i colori! Abbiamo avuto molto lavoro le ultime settimane e incomincio a sentire tutta la stanchezza di tre mesi di lavoro intenso in un ambiente completamente nuovo, in un clima non abituale e senza mai uscire dall’Oasi. Ho veramente bisogno di cambiare aria e di “tirar fiato” per qualche giorno, soprattutto per rimettere in ordine le idee e prendere un po’ di distanza da tutto.Domani arrivano 2 clienti che ripartiranno il 14, così approfitterò del fuoristrada per salire a M’hamid. Andrò poi a Ouarzazate per parlare con la signora francese che dovrebbe aiutarmi a creare il sito Web dell’Oasi. Ho già  preparato la bozza dei testi e ho fatto molte foto da inserire.Così potrò andare a cercarmi qualche abbigliamento più adatto al grande caldo; è meglio proteggere tutto il corpo dal sole con dei tessuti leggeri e freschi. Lavoro a parte, la vita qui all’Oasi scorre tranquilla. L’altra sera si sono fermate 6 persone qui a dormire, sembra degli “habitué” dell’Oasi. Hanno bevuto molto e poi hanno pure sparato qualche fuoco d’artificio nel cielo stellato. Il mattino dopo ho trovato la catena di Chico spezzata e, per me, nessuna traccia del cane. Fortunatamente la gente qui sa leggere bene le tracce; mi hanno spiegato per filo e per segno tutto il percorso che Chico aveva fatto la notte precedente, compresa una breve sosta per poi continuare la ricerca di un posticino protetto per dormire. È veramente incredibile constatare quanto noi europei siamo lontani dalla Natura! Il “grande capo”, Labbas, ha deciso di iniziare con i preparativi per la creazione della riserva naturale qui all’Oasi, anche se fin’ora non si sono ancora visti i finanziamenti promessi. Per il momenti stiamo raccogliendo ulteriori specie di animali da tenere e proteggere. Pertanto le gazzelle, gli sciacalli e le volpi del deserto hanno già la compagnia di qualche piccolo fennec e presto si aggiungeranno altri piccoli animali.Da 4 giorni stiamo curando qui un rapace che abbiamo trovato in fin di vita. Penso si tratti di un’aquila, anche se è molto più piccola di quelle nostrane. Ora sta già molto meglio e penso che potremmo rilasciarla presto. Oggi ho trovato il primo girasole friulano in fiore – che gioia! Avevo portato i semi e qui le piante si sono sviluppate bene. Sono rimaste basse (ca. 20 cm) per proteggersi dal vento – l’intelligenza  della Natura che sa adattarsi subito alle condizioni del momento!Dei cardi dall’orto di Pradamano ne è rimasta invece solo una pianta – le altre piantine tenere hanno rappresentato un cibo prelibato per gli uccelli!Spero che l’ultima ce la faccia, così potrò far proseguire la specie. Ieri è successa una cosa curiosa per quanto riguarda la capacità di trovare materiale anche dove non c’è. Per mancanza di spazio da adibire a deposito, Mbarek, il tuttofare, sta costruendo una camera per lo stoccaggio di materassi, coperte, lenzuola ecc. Dato che gli mancavano delle tavole in legno per rinforzare la porta, ha smontato gli scaffali della cucina e se li è portati via. Adesso in cucina regna il caos, ma la porta del magazzino è venuta bene! Quasi dimenticavo: tre giorni fa sono apparsa sulla seconda rete televisiva del Marocco! Qualche settimana fa è venuto qui un team televisivo della rete 2M che stava preparando un reportage sul deserto del sud marocchino. Mi hanno chiesto di dire due parole sull’Oasi e poi mi hanno filmata mentre davo da mangiare alle gazzelle.Ero convinta che avrebbero tagliato quel pezzo, ma l’altro ieri le guide di passaggio mi hanno detto di avermi vista in TV! Il tipo di 2M mi ha promesso di inviarmi un CD della trasmissione in giugno – lo solleciterò, perché è una cosa che non capita tutti i giorni! Oggi è stata una giornata calma – gli unici due clienti sono passati un momento fa (ora sono le 20.00) per acquistare qualche birretta per la sera e sono di Parma! Abbiamo chiacchierato un po’ e ripasseranno domani per vedere gli animali. Erano entusiasti del progetto. Il bello di questo posto è che posso sfruttare tutte le mie conoscenze linguistiche e così mi tengo in allenamento. L’altro giorno avevamo dei clienti spagnoli che erano ben felici di parlare nella loro lingua, anche se il mio “esperanto latino” non era sempre facile a comprendere! Ora sto aspettando che Labbas venga a vedere le foto che ho fatto delle due famiglie di pseuso-nomadi che si sono installate vicino alla sorgente per disturbare il progetto dell’Oasi. Lo fanno in due maniere: lavano tutti i giorni i loro panni con tanto di Tide nella sorgente di acqua pura e assalgono tutti i turisti che si fermano all’ombra delle palme vicino alla sorgente mendicando cibo e vestiari e vendendo loro delle cose di poco conto. Queste famiglie sono state messe lì a posta per disturbare e sono protette dall’alto. Per difendere l’unica sorgente in questa zona stiamo fotografando i loro misfatti per vedere se si riesce comunque a trovare qualcuno nei meandri amministrativi che si decida a fare qualcosa.Staremo a vedere. Per il momento non ho altre novità. Stasera ho chiesto al cuoco di preparare gli spaghetti all’italiana (l’alternativa qui è di condirli con il dado Knorr!!) e insalata marocchina. Ogni tanto ci vuole un’alternativa alla “gamela” di verdura e carne. La notte fa abbastanza caldo da dormire sotto il cielo stellato. Per il momento mi sono accaparrata un posticino nella stanza da dove scrivo; sistemo il materassino in modo da avere la testa all’altezza della porta aperta, così dormo protetta ma con vista palme e stelle! Mica male! Per il momento è tutto. Un abbraccio a tutti e a presto.Alma