Creato da sandro.moleto2 il 11/08/2008
Pirenei, Spagna e Portogallo

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Pirenei, Spagna e Portogallo in moto

Post n°1 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
 

Come per il viaggio a Capo Nord (http://blog.libero.it/motoCapoNord/view.php?id=motoCapoNord&pag=2&gg=0&mm=0)

per il vero motociclista quella che conta è raggiungere la meta.

Dopo aver conquistato il punto più a nord dell’Europa continentale, quest’anno mi cimento con quello più a ovest e quello più a sud.

Anche per questa avventura parto da solo,  un po’ per il periodo scelto, un po’ perché gli amici motociclisti si scoraggiano conoscendo i miei ritmi di marcia.

 

Il mio “destriero” è sempre la stessa Honda Varadero 1000 del 2004. Piccola revisione prima della partenza e cambio gomme. Per scaramanzia bisogna portarsi sempre dietro una piccola officina e rinnovare l’Europ Assistance. Limito il bagaglio al bauletto, alla borsa serbatoio ed a una sacca impermeabile (per il vestiario) legata al posto passeggero.

Da non dimenticare la mega-ricarica al telefonino, un dizionario con le frasi principali, cartine stradali varie, e il navigatore Tom Tom Rider (al quale ho aggiunto un paraluce girevole fissato sul traversino del manubrio, per limitare i riflessi).

 

Pronti? Via!!!!!

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
Foto di sandro.moleto2

Sabato 28 giugno 2008

Partenza da Casale Monferrato ore 8,00; dopo la colazione in un paese vicino, volendo raggiungere Andorra e i Pirenei evitando le autostrade, procedo per Cuneo ed il Colle della Maddalena: qui sosta per un caffè e partenza per Millau, passando da Gap, Bollène, sosta ad Orgnac l’Aven nelle Gorges de l’Ardèche (paesino segnalato da alcune guide, ma che in realtà mi ha un po’ deluso), Alès,  Le Vigan: qui trovo su un bell’altopiano con curvoni ampi e veloci e bei rettilinei, da godersi in pace anche perché  non incontro anima viva.

Salgo sull’autostrada, ma solo per 11 km da Millau sud a Millau nord per passare sul ponte.

L’autostrada è gratuita tranne solo questo pezzetto....Prima dell’uscita c’è un’area di sosta da cui è possibile salire a piedi su un’altura per ammirare al meglio la costruzione. Questo viadotto, inaugurato nel 2004, è il ponte veicolare più alto del mondo, con la sommità di un pilastro a 341 metri. Mi fermo (sono le 20,30) a Millau. La cittadina è carina, piena di vita, specialmente la piazzetta, dove ceno all’aperto in una delle tante brasserie, con tagliolini salciccia e funghi.

Km della giornata 659.

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2

Domenica 29 giugno 2008

Partenza ore 7.10,  e passo sotto al viadotto di ieri.  Da sotto è ancora più imponente,  con i due pilastri centrali  che hanno una dimensione di 24x24metri. Passo da Castres, Carcassonne, Font-Romeu,  per il Col de Puymorens, e il Port d’Envalira (2408 mt slm) e da  Encamp (città carina con i suoi balconi fioriti sulle case di legno).

Andorra è Stato a sé, paradiso fiscale per pochi. Sono colpito dalla quantità di distributori di benzina,  presi d’assalto per il prezzo ultra conveniente (benzina 95 ottani  €1,160/litro, contro l’attuale prezzo italiano € 1,520).

La città di Andorra la Vella non mi ha fatto bell’impressione, forse per  i lavori in corso nella via centrale con conseguenti e continue deviazioni; l’unica cosa che ho notato sono i numerosi  negozi di materiale elettronico. Da qui, verso la Spagna, la dogana è posta sotto un capannone ed esegue controlli severi, fermando TUTTE le autovetture. Io invece sono passato senza controlli.

Mi fermo a pranzo qui. Procedo verso la Seu d’Urgell, e da lì per Sort (strada molto bella) e poi per la Vall d’Aran dove trovo parecchi semafori a senso unico alternato per il rifacimento del manto stradale. Superato il Port de la  Bonaigua, arrivo a Vielha, Bossòst, il Col du Portillon, Bagnères-de-Luchon, il Col  de Peyresourde, il Col de Aspin, arrivo a Bagneres-de-Bigorre ore 20,30. Km della giornata 653.

Il cuoco spagnolo non voleva farmi da mangiare per assistere alla finale degli Europei di calcio, ma alla fine si è fatto convincere.

 

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
Foto di sandro.moleto2

Lunedì 30 giugno 2008

Partenza ore 7,20, torno indietro a Ste-Marie-de-Campan direzione Col du Tourmalet (mitica tappa del Tour de France,  non farlo?) e poi Lourdes. Sosta obbligata anche se rattristante. Giro nella basilica, alla grotta e quattro souvenir e riparto per lo storico passo di Roncisvelle (Puerto de Roncevalles de Ibaneta), passando per  Oloron-St.Marie  e St. Jean-Pied-de-Port (città molto bella ricca di monumenti, famosa anche perché  da qui parte il famoso “camino de Santiago”).

Pranzo del “pellegrino” nel paesino di Roncesvalles .

Ho percorso a scavalco tutta la catena dei Pirenei senza prendere neanche una goccia d’acqua, non ci posso credere!

Procedo per Pamplona/Irunea città rovente 34°, in cui non mi addentro più di tanto in quanto non voglio abbandonare la moto. Costeggio le mura, solo un’occhiata ad alcuni monumenti ed alla via dove, ogni anno a Luglio, in occasione della festa di San Fermin,  si svolge la corsa dei tori.

Onde evitare giri dell’oca, salgo sull’autostrada verso al costa nord.

Passo Bilbao, Santander, e decido a fermarmi a Ribadesella, sono le 19,30.

E’ una cittadina affacciata sull’Atlantico, c’è un bel porticciolo, numerosi ristoranti, un bel centro e la gente soprattutto vive sul “pescado”. Trovo posto presso un hotel dove la ragazza della reception mi ha aiutato a portare i bagagli in camera (non mi era mai successo!!!) . Km della giornata 660.

 

 
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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
Foto di sandro.moleto2

Martedì 1 Luglio 2008

Lasciata Ribadesella  riprendo l’Autovia del Cantabrico L’autovia è per 80% a due corsie per ogni senso di marcia, limite dei 120km/h, per il restante 20% si transita all’interno dei paesi; ci sono molti lavori che mi fanno supporre che nel giro di qualche anno sia portata tutta a due corsie. Passo da A Coruna, Carballo, dove qui il tempo incomincia a farsi minaccioso, ma riesco ad arrivare alla mia prima meta asciutto: Cabo Fisterra,  uno sperone roccioso considerato ai tempi dell’Impero Romano il punto più a ovest  delle terre emerse.

Arrivo al faro alle ore 12,50 passando su una stradina tortuosa, sul percorso incontro numerosi pellegrini a piedi, col bastone e la conchiglia al collo, in procinto di raggiungere la fine del “cammino di Santiago” sita qui come indica la stele (km 0,00). 

Di motociclisti, invece, neanche l’ombra, ci sono solo io.

Qui fa fresco, c’è vento e nebbia, la prima impressione è di essere tornato a capo Nord, ma con 10 gradi in più ...... ma alla fine è questo che rende affascinante questi luoghi.

Foto di rito e partenza. Mi fermo a pranzo nel paese di Fisterra. Qui incomincia a piovigginare.

Riparto alla volta di Santiago de Compostela, sottovalutando il tempo, tanto che non indosso i pantaloni antipioggia; scelta sbagliata... la pioggia (fine e fitta)  entra dappertutto, tanto che, a metà strada, mi trovo con un piede a mollo.. oltretutto sono costretto a moderare la velocità ed a guidare con la massima prudenza, specialmente sulle lose cittadine.

Arrivo a Santiago e faccio un giro nella Cattedrale, famosa per il rito del Turibolo durante la Messa del Pellegrino, anche se a me colpisce di più il maestoso organo a canne orizzontali a doppia coda di rondine.

Due souvenir e cartoline nelle vie sottostanti e qui finalmente riesco in un “tobacos” a comprare i francobolli, che nelle altre soste non avevo potuto acquistare in quanto disponibili solo in posta (coreos) con orari impossibili..

Lascio Santiago e anche la pioggia,  Questi sono stati gli unici 88 km bagnati in tutto il viaggio.

Quando decido di fermarmi (sono le 20 circa) sono in Portogallo, a Valença do Minho (proprio sul confine con la Spagna) .

Almeno credevo fossero le 20, ma qui c’è un diverso fuso orario e sono le 19... guadagnato un ora, che bello!

Grazie all’interessamento di una gentile signora del posto, trovo alloggio in una pensione che però era senza garage. La signora gentilmente ha fatto posto nel suo locale lavanderia per farmi parcheggiare la moto al chiuso, visto che qui lasciarla in strada non è raccomandabile.

Le moto della gente del posto, utilizzate come mezzi di trasporto quotidiani, qui da noi sarebbero considerate dei veri “rottami”, di marche sconosciute (Sis?).

Cena con baccalà fritto e patate accompagnato da un ¼ di vino, e caffè “solo” (altrimenti ci infilano il latte..). Km della giornata 689.  

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
Foto di sandro.moleto2

Mercoledì 2 luglio

Ore 7,20 Riprendo l’autostrada, esco a Obidos per farmi un giro nei paraggi (la zona è carina,  con i suoi mulini a vento)  riprendo l’autostrada fino a Lisbona, poi la strada che passando da Sintra, arriva a Cabo de Roca.

Capo de Roca è il punto effettivo più a ovest del continente europeo. Qui la lapide recita: “Aqui...onde a terra se acaba e o mar comeca...”

Rispecchia come paesaggio capo Fisterre, ma qui ci sono più servizi per turisti. C’è un bel ristorante con vista sulla scogliera dell’Atlantico e un ufficio turistico che rilascia (a pagamento) un attestato di “arrivo”.

Il borgo del faro è inaccessibile in quanto in via di ristrutturazione. Pranzo qui  bistecca con patate.

Riprendo il cammino e dopo un breve giretto a Cascais  sempre per trovare i famosi “sellos”  salgo sull’”autopista dell’atlantico” direzione Lisbona. Passo sul ponte “25 de Abril”  (simile a quello di San Francisco), di fronte ho la statua del Cristo Rei che abbraccia l’intera città.

Dopo Lisbona il paesaggio cambia radicalmente, la natura che prima era rigogliosa e verdeggiante, dopo diventa arida, l’aria è calda.  Dall’immensa pianura con l’erba bruciata dal sole spuntano immensi alberi alcuni con la corteccia rimossa che mi ha fatto pensare potesse essere sughero.

Lascio il Portogallo passando sul ponte che lo divide dalla Spagna e torno anche al nostro fuso orario. Ormai sono le 20,30 e sono anche stufo di pagare dei pedaggi autostradali (da qui in poi l’autostrada dovrebbe essere gratuita fino a Valenza). .

Per pernottare scelgo Gibraleòn, un piccolo centro in cui si può apprezzare lo spirito del posto.

Qui sembra di essere tornati indietro di vent’anni , il divertimento dei giovani è girare per il paese con le auto a tutto gas e le radio a tutto volume.

Trovo una “pension” con ristorante-bar ma senza parcheggio; risolviamo il problema, una volta chiuso il ristorante, parcheggiando in cucina.

Cena (ormai sono le 22) con quello che è rimasto: pollo e patate in casseruola e “budin” al cioccolato. Costo totale della cena e pernottamento € 20.

Km della giornata 907

 
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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2
Foto di sandro.moleto2

Giovedì 3 Luglio 2008

Partenza ore 6.45, direzione Capo Sud d’Europa, l’ultima mia meta.

Saldo sull’Autopista del Sur,  passo per Siviglia, Jerez de la Frontera e l’Audalusia.

Terra bellissima caratteristica per gli immensi pascoli con mandrie di tori liberi,  ranch con cavalli, colline morbide da cui spuntano sagome raffiguranti tori; merita di tornarci.

Arrivo a Tarifa e rimango stupito dalla distanza delle costa africana. Si vedono distintamente a occhio nudo le case e le strade;  più o meno come l’altra sponda del Lago Maggiore.

Lascio la moto e percorro la stradina pedonale coperta di sabbia che mi separa dall’Isola del Faro, dove c’è una  base militare ed è vietato l’accesso. Sulla stradina c’è un continuo via-vai di “policia rural” e “policia  civil”, forse  per controllare eventuali ingressi di clandestini dal mare.

Foto di rito e riparto per Gibilterra.

Ci tenevo a vederla perché mi hanno detto che è la classica città londinese con tanto di cabine telefoniche rosse. Accidenti... occorre il passaporto e non mi va di fare una lunga coda per poi rischiare di essere spedito indietro. Mi fermo fuori dal controllo e mangio qualcosa.

Nel pomeriggio riparto verso casa.

Passo da Malaga (città infuocata), lascio la costa e mi addentro direzione Granada. Qui faccio una sosta, compro i souvenir mischiato ad altri centinaia di turisti. La città merita.

Attraverso la Sierra Nevada. Uno spettacolo con le case come formichieri scavate nella roccia rossa, sarebbe bello fermarsi in uno di questi caratteristici alberghi, ma è ancora presto e voglio spingermi più avanti.

Arrivo a Lorca e qui cerco da pernottare. il posto però non mi piace e ripenso ai bei posti che ho lasciato dietro. Alle 21,45 trovo a Totana (nel poligono “industrial”) un mega hotel ultra moderno, meno caratteristico,  ma con qualsiasi confort, tra cui anche un fornitissimo buffet con la possibilità di cenare fino alle 23,30.

Km della giornata 896.

 
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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2

Venerdì 4 Luglio 2008

Partenza ore 7,15. Oggi giornata di grande trasferimento di risalita lungo la costa, direzione casa.

Arrivato prima di Valencia comincia l’altalena dei pedaggi.

Tutta autostrada, la strada è abbastanza noiosa e il paesaggio non è granché, tranne qualche bel castello che troneggia sulle colline.

Mi fermo a mangiare in autogrill vicino a Barcellona. Questo è stato l’unico posto in tutto il viaggio dove ho visto gente dall’aspetto poco rassicurante, trasandata, vacanzieri di tutte le razze, che urlavano, che sporcavano per terra e con i piedi dai finestrini...

Approfittando della sosta, telefono a casa. Strano, non c’è linea... stranissimo perché durante tutto il viaggio non ho mai avuto una perdita di segnale, proprio qui vicino ad una grande città sparisce?? Mah!

Procedo per una cinquantina di km, ma niente.  E’ partito il telefono.

Esco a Figueres e cerco un centro commerciale in periferia, nulla. Trovo poi in centro un negozio di elettrodomestici con una commessa gentile, dapprima guardo per un telefono nuovo, per poi scoprire che non è il telefono a essere partito, bensì la scheda.  Di schede compatibili con il mio telefono non ne avevano, quindi ho dovuto acquistare un telefono+scheda+10 euro credito a 39euro complessivi. Risolto il problema ma ho perso due ore.

Riparto, attraverso il confine con la Francia al Col del Portus e qui la natura torna verdeggiate.

Procedo per Perpignan, Narbonne, Montpellier. Qui devio per Arles dove trovo una coda infernale, la passo faticosamente tra un’auto e l’altra ed arrivo a Arles. Per oggi basta.

Evito il centro in quanto (proprio stasera) c’è una festa medioevale in costume. La città è piena di turisti, ma trovo nella zona ovest (al di là del Rodano) un superhotel 3 stelle (l’unico in cui c’era  ancora posto). Con moto parcheggiata al sicuro.

Qui il conto è salato ma non c’era alternativa ... il buono che si può cenare fino alle 23.

Km della giornata 1047.

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2

Sabato 5 Luglio 2008.

Orami siamo a casa... è questione di ore.

Passo da Aix-en-Provence  ed arrivo in Costa Azzurra.  Cannes, Nizza, Montecarlo, Ventimiglia.

E’ un pedaggio continuo e non si finisce mai di buttare le monetine in quell’imbuto, oltre a molto traffico. Giro per il Colle di Tenda (giusto per fare ancora due tornanti), e qui una miriade di motociclisti che scendono verso il mare, cosa cui non sono più abituato perché i motociclisti in tutto il viaggio li avrò contati sulle dita di due mani....

Passo il tunnel è giù verso Cuneo, Bra, Alba ed alle 13,30 sono già con le gambe sotto il tavolo di casa. km. della giornata 503.

 

 
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 11 Agosto 2008 da sandro.moleto2

QUALCHE NUMERO:

-durata del viaggio: 7 giorni e1/2

-km percorsi: 6014

-ore di guida: 74

-soste per i rifornimenti: 21

-litri carburante:  325 

-costo carburante: € 465,00

-altri costi del viaggio: circa 1.000€ (ricariche telefono, pasti, hotel, autostrade, pedaggi ponti, souvenir).

Non sono conteggiati: il tagliando alla moto e le gomme, l’acquisto di vestiario ed attrezzatura,l’assicurazione aggiuntiva Europ Assistance.

   

CONSIDERAZIONI FINALI :

Ancora una volta il Varadero si è comportato egregiamente, è un mezzo instancabile, nessun problema meccanico e nessun consumo d’olio motore. Solo l’accortezza di oliare la catena ogni 500km. L’officina portatile non è servita, ancora complimenti alla Honda .

I pneumatici Michelin AnacKEE hanno sopportato benissimo tutto il viaggio, sia sul quel poco di bagnato che sull’asciutto

Multe non ne ho prese (o almeno non ne sono ancora arrivate...) , ho cercato di rispettare i limiti che  non sono eccessivamente ristretti.

Sono stato fortunato con il meteo perché ho comunque trovato tutte giornate belle, non eccessivamente calde (per il periodo),  tranne (ma si sapeva) risalendo la Costa Sud, in particolare a Malaga, dovela “calura” si faceva sentire... oltre alla scheda del telefono ho dovuto buttare anche il portafoglio che portavo nella tasca interna della giacca!

Non sapendo ne lo Spagnolo ne il Portoghese, contavo sul fatto che l’Italiano fosse simile, invece no. Me la sono cavata con il dizionarietto portatile e tanti gesti...    

 

Che dire.... Se ci volete provare anche voi... buon viaggio!

Alessandro.

 
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