Venezuela 2005

da: www.cobraf.com


8 May 2006 1:21Anche Busineek week oggi spiega la cosa su cui insisto ora sempre da quando me ne sono accorto e cioè che le grandi società petrolifere tipo Eni, Totalfina, Exxon, Shell, BP, Repsol NON HANNO ACCESSO ALL''85% DEL PETROLIO che c'è nel mondo La cosa contraddice la saggezza corrente1) tutti pensano che se il petrolio sale sia bene per le società energetiche ma questo non è vero per le grandi in particolare perchè più sale e più i governi di libia, nigeria, russia, azerbajian, venezuela... per non parlare di paesi arabi e messico si sentono forti e tagliano le loro percentuali o le tassano per tenersi tutto loro. Solo quando il petrolio crolla i governi locali senza quattrini danno concessioni alle società private, quando è alto le sbattono fuori. 2) molti (non tutti) pensano che se il petrolio sale alla fine esiste un incentivo a cercarne e estrarne di più con nuove tecnologie. ma se le società private vengono escluse a favore dei monopoli statali come Aramco o Gazprom questi sono meno interessati ad esplorare e meno capaci3) (la terza cosa contro intuitiva è che nella nostra immaginazione e nella nostra cultura mediatica le "guerre si fanno per il petrolio". Intanto la verità è che ormai nel mondo l'85% del petrolio è controllato e anche estratto direttamente dai governi locali e le famose multinazionali sono sempre più emarginate. Di fatto nel 1960 le società private occidentali avevano accesso all'80% del petrolio e oggi solo al 16% del petrolio mondiale. Forse queste famose "guerre per il petrolio" non sono tanto efficaci)La conseguenza ? 1) il petrolio salirà come prezzo perchè i monopoli statali russi arabi e venezuelani non hanno i mezzi e la voglia di estrarne di più 2) ma ne beneficeranno piccole società che hannoo concessioni solo in occidente oppure che forniscono servizi di nicchia alle grandi, ma non le società petrolifere classiche