iL_Lore

Post N° 158

Non ho mai visto la dedizione riuscire a raggiungere picchi di evasione tali da confondere i credenti nelle spregiudicate situazione, le comunicazioni ti hanno cambiata nell'aria....vorrei scoppiare e andare verso te...
Vaffanculo

Post N° 157

Respiro morto perchè è un mio bisogno di trascendenza dall'arte...
Non capisco le simbiosi e uccido gli algoritmi..
Non capisci la vita e uccidi la tua...

Post N° 156

Scoprendo l'esistenza degli stenti ci rincorriamo nelle muse ispiratrici, dove calliope regna tra le volontà umane in modo emerito e alchimistico...
Spumeggiante raggio di sole intriso di autodistruzione iconografica..
Schianta il mio petto nelle mie parti nascoste...
Forse non esiste il bisogno di morire tra i piaceri.

Post N° 155

Ho purgato tutto come nel bisogno di ridisegnarmi le sensazioni...
Forse sto sbiadendo....

Post N° 154

Credo che il capirsi concerne nei tramonti, non esprimo le morti ma le perversioni....Nessuno capisce gli altri nell'equalità, perchè sennò in tal caso siamo degli stupidi esseri derivanti dall'interiorità delle persuasioni...
Alla tua domanda utente anonimo rispondo, che nessuno mi ha mai capito nella mia totale essenza, ma non perchè nessuno ne è stato in grado, ma semplicemente perchè credo che nessuno di noi arriverà a conoscere e capire qualcun'altro totalmente, la nostra interiorità e come il sole di notte, a volte esplode come ai poli, ma miliardi di entità volano nelle gramigne...
Poi non capisco bene la tua interpretazione delle "viscide esalazioni umane"...
Spero in una tua risposta per capire come gli altri interpretano le mie vicissitudini..
Lei che diceva che mi capiva, è l'unica che è arrivata forse a conoscermi, certo non al massimo, essendo io un mutevole dispersore di significati, ma lei si è avvicinata...Utente anonimo aspetto tue indicazioni per carpire la tua interpretazione,,,,
Tanto amore verso le linfe oscure....
 

Post N° 153

Il nostro trovare altre vie, è una basilare legge umane, ci ergiamo nella landa desolata della psicosi, la meningite è un dolce dolore, mostratore di realtà, nelle perifrasticazioni della fine....
A volte non mi capisco perchè sono un concetto, non un uomo, un astruso concetto sconvolgente, all'apparire magnifico l'ambiente, ma poi mi ricerco nelle esalazioni viscide dell'uomo...
Fammi sapere se respiri....

Post N° 152

Strappiamoci fino a ricongiungerci, quando tutto intorno è decrepito e morto, ti senti giù nelle tue arterie, senza fiato e senza anima....
Il menefreghismo si impadronisce di te...
Il confronto è un vincolo...
Non ne trovo il bisogno di confrontarmi...
Ora come ora vorrei essere ovunque tranne qua, con chiunque tranne con voi..apostoli...
Perdona me...

Post N° 151

Guardo l'infinito, quasi alla ricerca di un non so che, che porti aria fresca nelle mie membra, benedette da un fiume di sangue, nelle misererazione del mio stato mediopatico o medioapatico, forse non avrei neanche bisogno di scrivere, è solo una forma di apparire tra le stelle dato che filtro ogni mio termine, rendendolo irriconoscibile e ampliandolo nel'universo...
Abbiate Paura....

Post N° 150

Dilato le pupille alla ricerca della follia più efferata, tra la perversione e il tuo bisogno di essere apprezzata, io vivo per la mia disillusione, deridi l'incognita posizione della meridaniana dell'apparato digerente, che acidifica le mestruziani corporali fino al battesimo nelle acque dorate, forse mi sto scivolando dalle dita, forse mi perderò nelle apatie e ti rimpiangerò..anima, ma cerco le disfunzioni organiche, vivo di nullità come le magnificazioni del mio idioma, capirò di vivere nelle perdite, mentre Gioele contempla la profetizzazione astrale di Caino, alla ricerca delle carte che mistificano l'oscuro, sono l'emblema della morte come voglia di vita e come incomprensione minima dell'inverso. Cut my thoughs in tha air for replace my question in the possibile situation of my world... Rock tha sistem.. Scomponi il virtuale nelle malattie veneree come la malatttia dei campi satellitari e delle trasmissioni... forse capirai il nulla...

Post N° 149

Sono solo un figlio incompleto della narrazione monetaria, mi ricongiungo ai pensieri più astrusi che la mia mente mi offre,vendicherò ogni sacramento come una morte...impatto violento nella morte sicura della mia intuizione... Capiscimi nelle nuvole, e ascoltami nelle sonorità artiche.....

Post N° 148

Sono tornato da diversi pianeti, morti tra la sfigurazione dei loro ideali, la puzza di vomito fa da sfondo a questo mondo trapelato tra forme coassiali, diverso dai metaforici sprazzi di sole, il ritorno è un'estati sessuale, ma anche se sarai una mia viscera sei sempre troppo lontana, voce del demonio...
Peccatrice di emozioni, la mia gola brucia in un modo infernale, tra succhi gastrici che salgono fino al cervello, per digerire ogni mio neurone e farmi cambiare la mia impostazione cognitiva di tutto quello che ci vieta di esistere....
La musica si trasforma in un battito di cuore per arrivarti dentro fino allo stomaco e farti risalire le note, su pentagrammi capillari, in balia di uno sguardo morto...
Non conosco le motivazioni che mi trasportano fuori da me, ma ci vado, sono morto tra me e me, ma vivo tra te e te....
La mia musica mi muore tra le mani.....

Post N° 147

Ogni tanto ritorno sulle emozioni, ultimamente mi assentavo per il rantolo della persuasione caraibica, dei movimenti leggeri della morte fisica, ma prima o poi mi riattacco alla tristezza della vita, un giorno guariremo...

Post N° 146

Nel tramonto vediamo l'illuminazione delle gestazioni dei feti maledetti nelle meningi del l'essere maledetto, portami con te ovunque...

Post N° 144

Intorno l'odierna realtà dei fatti mi rivitalizza come la mescalina?
La droga dei filosofi, quella droga che non ti sballa tanto, ma che altera le tue percezioni, ti fa utilizzare le mani per guardare, ti porta nell'inversione dell'oltrepassare le soglie della trascendenza, gli spigoli si trasmutano in cerchi coassiali, accidenti parabole dalla rotondità pronunciate..
Forse è una vita nel paradiso dell'illusione...
Ho meglio una vita nell'inferno della realtà?

Post N° 143

E' tutto intorno si atrofizza, si sono spogliate malefiche intenzioni, il velo del sogno viene bruscamente incendiato, le mistificazioni tardano a passare, mi dovrei arrendere, perchè non ho più sogni, non ho più niente, tranne la mia inondazioni di molecole abrasive per il mio pullulare negli echi della notte...
Un giorno scopriro cosa mi tiene nascosto dalla soddisfazione...
Le altre persone ripudiano tanto quello che hanno...felicitatevi del posseduto...

ILLUMINMI GIOIA, DATO CHE I MIEI SOGNI SONO DEFINITIVAMENTE SPARITI, NON HO PIU' IL MIO AGONIATO FUTURO...

Piove

Piove su di noi, su di me, bagna ogni dove, ogni passaggio per le eccleticità, ma la pioggia non è per sempre, ma neanche il sole, quindi preparami....
Cosa lo dico a fare?
Tanto ci uccideranno tutti....

Post N° 141

Ipotizzare un possibbile ecosistema della mia voce, che mi rivolga effusioni, calorose quanto non mai, rivivo le mie suggestioni, un pò ovunque, la voglia della ritrazzione mi perseguita, forse finisce la vita del sole oltre l'orizzonte, l'odio mi risucchia in questo vortice di emozioni, l'odio forse è un modo diverso di amare...
Oltre le nuvole e infinitamente oltre il mare....

Post N° 140

Squisitamente instabile come l'innumerevole composizione sillabica della vita "odierna"

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
 
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.
                             Pablo Neruda

A mio avviso la migliore....

Post N° 138

Riferisci la scioltezza dell'animo in questo distacco parapsicoattitudinale, come un mentale studioso...perchè mi raggiri...malefico rapppresentate dell'iconografia magnitudinale....

parole a caso per la vita...