Il Sesso inteso come ricerca interiore di uno spiraglio per il piacere

corro, verso quella luce, soffusa, ma ricattatrice di intensa maniacalità, mi tira a se, anzi mi attrae in modo equivocabile, non sono occhi,sono mostruosi spiragli di odio/amore, tu non mi credi, mi ripudi, le fandonie sono passate, perchè arriva il momento di trapelare, ovunque, infiltrarsi in una casa per uscire sempre, tra l'ostrusione degli spiragli vitali, da parte di odiosi corpuscoli di essenzialità, ma cos'è l'essenzialità?C'è qualcosa di essenziale, tranne il cuore, ho anche il cuore è superfluo, magari ci rievolviamo in gas, in soblique arie distorcenti per la propria realtà, di soggiogatori estremi del tempo, o il contrario?tu non trovi spiegazione e io anche, siamo uguali sfortunati dipendenti del pensiero? Chi pensi meno sta meno male?Il sesso ci può salvare?Anzi ci salverà?Coopulo con le parole che mi descrivono meglio, un perchè al sapore della carne c'è, l'uomo ha bisogno di calore, uno squallido calore, che molte volte socchiude gli occhi all'amore, non facendolo ammirare l'esteriorità di questa posizione in merito recessa, stranamente mi autocompongo, difficilmento queste parole ricalcheranno le vostre sinapsi, il tema soffuso...come l'inbrunire...subdola descrizione della foto....