Viburno rosso

Festeggiamenti multipli


 Dopo aver compulsivamente cucinato per 48 ore, e aver smesso solo per sopraggiunti limiti orari - perché non è bello che gli invitati ti trovino col grembiulino addosso, la fascia da massaia in testa e la cucchiarella in mano che mescoli la salsa – ieri, alle 17,00, esattamente come da invito, ho aperto la porta al primo degli ospiti. Ovviamente era il Castoro, che ci teneva moltissimo ad aggiudicarsi il titolo di primo arrivato al compleanno del suo migliore amico. Un compleanno importante peraltro: quello della conquista della doppia cifra, perché da adesso in poi e per sempre non basteranno più due mani per dire quanti anni hai. Subito dopo è arrivato l’Istrice: i tre insieme hanno preparato una caccia al tesoro con cui poi intrattenere gli altri piccoli invitati. In verità vi hanno giocato con sommo divertimento anche loro, perché dà molta soddisfazione indovinare gli indovinelli da sé medesimi inventati e ritrovare i bigliettini da sé medesimi nascosti, mostrando financo sorpresa in caso di rinvenimento dell’indizio e risposta esatta. Poi è arrivata Occhibelli insieme a Scrocchiazzeppi, che come al solito ha proposto di fare a tiri in porta nel mobile buono del salotto, quindi i gemelli che non si somigliano, le amichette_semprinsieme, il cuginetto piccolo che ancora non cammina, ma sorride molto, e finalmente gli amici grandi, quelli che sono presenti alla festa nella doppia veste di genitori degli amici piccoli e amici della padrona di casa, ma che vengono invitati soprattutto per il secondo motivo. Anzi, a dire la verità non vengono manco più invitati. Sanno che devono venire e basta. Al più chiamano per sapere l’ora.Perché la festa tutti inisieme nel giorno dell'Immacolata è diventata una tradizione da onorare, al pari delle lucine sopra all’albero di Natale e dello stagno di cartargentata nel presepe. Con gli anni poi nuovi amici si sono aggiunti al gruppo originario, a dimostrazione del fatto che l’amicizia è un concetto di divenire, che non soffre del suo essere inclusivo. Quindi ieri, dentro anche l’Amica Tecnologica e la Collega Bellissima. Tanto per due persone in più, che differenza ci sarà mai! Inforno e sforno la prima delle 4 teglie di pizza con le quali spero di tenere a bada la fame degli ospiti, ma devo aver sbagliato qualcosa, perché ogni teglia sparisce prima di quanto ci metta la successiva ad uscire dal forno. E a tavola non mancano sformati, rustiche, crostate, tiramisù, e financo un profitterol. Per l’anno prossimo devo ricordarmi di spostare la pizza dalle pietanze di rinforzo ai beni di prima necessità e comprarmi due teglie nuove. Sono le 8, ed è solo l'inizio. Il campanello continua a suonare.A fine serata conterò un numero interminabile di bicchieri di carta, a cui corrispondono, in termini di amici che hanno mangiato e bevuto in compagnia, 44 persone. Esattamente come i gatti, ma affamati come lupi.