Viburno rosso

Dimmi con chi viaggi, e ti dirò dove vai!


Viaggio di andataSul Frecciarossa per Milano davanti a me è seduto un signore con un elegante completo grigio, sul tavolino reclinabile tiene appoggiato uno smartphone e un tablet, da cui di tanto in tanto controlla la posta e l’agenda degli appuntamenti, per poi tornare ad immergersi nell’avvincente lettura de “Il recesso del socio”, corposo volume della serie “Monografie professionali”.Viaggio di ritornoSul Frecciarossa per Roma è seduto davanti a me un giovane rotondetto con una felpa piena di scritte, sfoglia distrattamente una rivista e intanto conversa al telefono con quella che presumo essere la sua ragazza:“A cì1, sto a tornà! che me vieni a pijà aTTermini?  … sì, famme quarcosa de leggero pe cena, che me sento mpò mbarazzato … na cosa semplice, tipo un primo e secondo cor contorno. Gnente de che …” Per capire dove sta andando un treno , non serve guardare fuori dal finestrino per trarre indizi dal paesaggio che scorre davanti, ma è sufficiente osservare chi vi siede di fronte. Anche sensa sentirlo parlare al telefono.  1) Appellativo romanesco (da ciccia), che denota affettuosa intimità verso la persona alla quale è rivolto,  da pronunciarsi quasi come [scì], con fricativa palatale sorda in loco della corrispettiva affricata.