La Vigilanza Privata

Jobs act


8 APRILE 2015 ASSEMBLEA SINDACALE PER I COLLEGHI DELL'ISTITUTO DI VIGILANZA FLASH & CAPITALPOL ROMA DALLE ORE 09,30 ALLE 11,30 E DALLE ORE 15,30 ALLE ORE 17,30 NON MANCATE LA RIUNIONE SI FARA' NEI LOCALI DELLA UILTUCS ROMA IN VIA CAVOUR 184 ROMA
 Per lavoratori del terziarioJobs Act: il grande bluff, vale anche per i vecchi lavoratori nei cambi d’appalti.  Al cambio d’impresa si diventa neo-assunto "Jobs act"Un mercato più selvaggio e a rischio illegalità per i lavoratori in appalto (pulizie, ristorazione collettiva e commerciale, vigilanza)". Lo afferma  Il sindacato  commentando i contenuti del Jobs Act. Nel passaggio da un appalto a un altro, infatti, qualora la riassunzione avvenisse nella stessa azienda, o altra azienda,  quei lavoratori si troveranno con un nuovo contratto a tutele crescenti, senza più il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato".  Discriminazione verso lavoratrici e lavoratori che già operano spesso in condizioni difficili, essendo sempre più frequenti i casi in cui gli appalti si rivelano terra di nessuno, esposti ad illegalità e violazioni dei diritti individuali e collettivi".La libertà dei licenziamenti" che si sta per creare con la modifica dell'art.18 "può provocare un disastro nel sistema degli appalti”.La modifica trionfalmente annunciata del licenziamento per motivi economici, in questo campo, diventerebbe la regola per cui ogni situazione di cambio appalto si risolverebbe con un licenziamento.negli appalti al cambio impresa si diventa neo-assunto "Jobs act"per come sono fatti nella precarizzazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, si rischia di fare come prime vittime i lavoratori degli appalti. Perché al cambio di appalto, invece di conservare la propria professionalità e la propria anzianità, potrebbero essere considerati dei neo assunti senza più le tutele precedenti» .Ecco quindi che, ha concluso il sindacato, se si usa il tema dell'unità del lavoro come una clava contro il sindacato poi nella realtà non lo si pratica nella legge. La sfida é se il lavoro deve essere la vittima delle politiche della crisi o se il lavoro é, come noi siamo convinti, la risorsa per uscire dalla crisi.Contratti di lavoro Oltre al Decreto Poletti, che sui contratti a tempo determinato ha esteso a 36 mesi la possibilità di attivazione senza causali e con diverse proroghe, e l’apprendistato, “svuotato di tutele e reso poco concorrenziale per le aziende”, “l’operazione più iniqua  è rappresentata dalla definizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, perché nei fatti non c'è alcuna tutela ma solo la cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori . Nessun reintegro per loro in caso di licenziamento illegittimo, economico, disciplinare e collettivo, ma solo una buonuscita che aumenta (Come nuovi assunti si rientra nei facilmente licenziabili (niente protezione Art. 18 Statuto Lavoratori), per "scarsa produzione" - "assenteismo/eccesso di periodi di malattia"- “cessazione della fiducia aziendale/boicottaggio” o più banalmente per riduzione di lavoro o minori incassi. Considerata la durata media di un appalto (3/5 anni) praticamente si è continuamente "nuovi”!  quindi precari. Che capolavoro complimenti a questi fenomeni.E' FINITA, CI RUBANO I DIRITTI ACQUISITICHE BELLA RIFORMAAumenterà la precarietà e si ritornerà agli anni 60 indietro nel tempo a  prima dell’approvazione della legge statuto dei lavoratori.       Si lavorerà senza reintegra al posto di lavoro.       bell' avvenire complimenti a tutti   Rsa Uiltucs