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Bimba di 8 anni chiede il divorzio, il giudice saudita: rifletti


Roma, 10 set. (Apcom) - "L'udienza è rinviata per dare sufficiente tempo alla controparti di riconciliarsi"; con queste parole un giudice del tribunale saudita di Riad ha aggiornato una causa di divorzio che vede come protagonisti una bimba di 8 anni e un marito cinquantenne. Il quotidiano panarabo al Sharq al Awsat riporta anche le proteste contro la decisione del tribunal,e e riferisce della raccolta di firme lanciata da una Ong per i diritti dell'uomo, che chiede al sovrano saudita Abdullah di dire "No al matrimonio dei minori" e di portare l'età minima della sposa a 17 anni e a 18 quella dello sposo. Il clamore suscitato dal caso che viene ormai chiamato "Il processo della bimba di Unaizah", sta mettendo a dura prova la giustizia nel Regno wahabita che non pone limiti d'eta' ai matrimoni. Secondo quanto riporta il quotidiano saudita al Watan, la vicenda risale a due mesi fa, quando un anziano uomo nella zona di al Unaizah nella provincia di al Qusaim, si era messo d'accordo con un cinquantenne per "scambiarsi come mogli" le figlie minorenni. Venuta a sapere del matrimonio della figlia di 8 anni, che frequenta "la quarta elementare", la madre ha chiesto aiuto ad una associazione per i diritti civili che le ha messo a disposizione il legale Abdullah Mansour al Julaiti. Di fronte al rifiuto del marito di "annullare il contratto di matrimonio", il giudice non ha potuto fare altro che "aggiornare la seduta fino al 20 dicembre prossimo".