2 passi tra le righe

"L'ombra nel vento" di Carlos Ruiz Zafòn


Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi l'ha scritto e di coloro che l'hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.Un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo. I mio primo impulso, appena mi svegliai, fu di correre a confidare al mio migliore amico l'esistenza del Cimitero dei Libri Dimenticati ... Sognando a occhi aperti, immaginavo Tomas e me, muniti di torcia e bussola decisi a svelare i misteri di quella catacomba bibliografica.                                             Il cuore della donna è un meccanismo complesso, insensibile ai rozzi ragionamenti del maschio avventuriero. Se si vuole davvero possedere una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore viene di conseguenza.Mentre camminavo nella notte, mi sembrava che tutto fosse possibile e che persino le strade deserte e il vento ostile profumassero di speranza. In plaza de Cataluña uno stormo di piccioni si era riunito al centro della spianata, ricoprendola di un ondulante manto di ali bianche. Intendevo schivarlo, ma mi accorsi che lo stormo si apriva al mio passagggio senza alzarsi in volo per poi serrare di nuovo le fila. Il rintocco delle campane della cattedrale annunciò la mezzanotte proprio mentre raggiungevo il centro della piazza. Incagliato in quell'oceano di piume argentate, mi soffermai a pensare che quella giornata era stata la più singolare e la più bella della mia vita.Rimasi a guardare mentre l'ispettore Fumero, alla fioca luce di un lampione, massacrava Fermìn a calci. Il rumore sordo, terribile dei colpi che si abbattevano  senza pietà sul mio amico mi fa male ancora adesso. Mi rifugiai nella provvidenzale stretta dei poliziotti, tremando e versando lacrime in silenzio ... Credetti che fosse arrivato il mio turno e che mi avrebbe preso a schiaffi. Anzi, lo speravo. Speravo che le botte avrebbero cancellato l'onta della mia viltà, la vergogna di non aver mosso un dito per aiutare Fermìn mentre lui, come sempre, cercava di proteggermi.Non feci che sognare a occhi aperti per tutta la mattina,  rievocando le morbide curve di Bea e quella sua fragranza di dolce appena sfornato. Ricordavo con precisione stupefacente ogni dettaglio del suo corpo, il luccichio della mia saliva sulle sue labbra, la peluria bionda, quasi trasparente che le scendeva lungo il ventre e che il mio amico Fermìn, nelle sue conferenze di logistica corporea, chiamava "il sentiero per Jerez".Una volta Juliàn ha scritto che le coincidenze sono le cicatrici del destino. Le coincidenze non esistono Daniel siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza ... Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità.