2 passi tra le righe

"Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello


Ma un fatto è come un sacco: vuoto, non si regge. Perchè si regga, bisogna prima farci entrar dentro la ragione e i sentimenti che lo hanno determinato. Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perchè un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo, non dico lei, adesso, un uomo così in genere, può non essere "nessuno".Ce n'accorgiamo bene, quando in qualcuno dei nostri atti, per un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati e sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non essere tutti in quell'atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell'atto! Ora lei intende la perfidia di questa ragazza? M'ha sorpreso in un luogo, in un atto, dove e come non doveva conoscermi, come io non potevo essere per lei; e mi vuol dare una realtà, quale io non potevo mai aspettarmi che dovessi assumere per lei, in un momento fugace, vergognoso della mia vita! Questo, questo, signore, io sento sopratutto. E vedrà che da questo il dramma acquisterà valore.Della mia nausea, di tutte le ragioni, una più crudele e più vile dell'altra, per cui io sono "questa", "così", vorrebbe forse cavarne un pasticcetto romantico sentimentale, con lui che mi chiede le ragioni del lutto, e io che gli rispondo lacrimando che da due mesi m'è morto papà? No, no, caro signore! Bisogna che lui mi dica come m'ha detto: "Togliamo via subito allora, codesto vestitino!". E io, con tutto il mio lutto nel cuore, di appena due mesi, me ne sono andata là, vede? là, dietro quel paravento, e con queste dita che mi ballano dall'onta, dal ribrezzo, mi sono sganciato il busto, la veste ...Non può stare che un personaggio, venga così, troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena. Bisogna contener tutti in un  quadro armonico e rappresentare quel che è rappresentabile! Lo so bene anch'io che ciascuno ha tutta una sua vita dentro e che vorrebbe metterla fuori. Ma il difficile è appunto questo: farne venir fuori quel tanto che è necessario, in rapporto con gli altri e pure in quel poco fare intendere tutta l'altra vita che resta dentro! Il mio strazio non è finito, signore! Io sono viva e presente, sempre, in ogni momento del mio strazio che si rinnova, vivo e presente sempre ... E questa, signore, se n'è fuggita, è scappata via da me e s'è perduta, perduta ... Se ora io me la vedo qua è ancora per questo, solo per questo, sempre, sempre, per rinnovarmi sempre, presente, lo strazio che vivo e ho sofferto anche per lei! E dunque perchè si fa meraviglia di noi? immagini per un personaggio la disgrazia che le ho detto, d'esser nato vivo dalla fantasia d'un autore che abbia voluto poi negargli la vita, e mi dica se questo personaggio, lasciato così, vivo e senza vita, non ha ragione di mettersi a fare quel che stiamo facendo noi, ora, qua davanti a loro, dopo averlo fatto a lungo a lungo, creda, davanti a lui per persuaderlo, per spingerlo comparendogli ora io ora lei, ora quella povera madre ...Correrà a prendere la bambina, si piegherà sulle gambe davanti a lei, le prenderà la faccina tra le mani. Povero amorino mio, tu guardi smarrita, con codesti occhioni belli: chi sa dove ti par d'essere! Siamo su un palcoscenico, cara! Che cos'è un palcoscenico? Ma, vedi? un luogo dove si giuoca a far sul serio. Ci si fa la commedia. E noi faremo ora la commedia. Sul serio sai! Anche tu ...