2 passi tra le righe

"La figlia sbagliata" di Raffaella Romagnolo


La morte arriva in fretta, e alla fine gli avambracci di Pietro Polizzi restano dove stanno ogni sera, dopo cena, da quasi otto anni: sulla tovaglia cerata del tavolo in cucina, le dita a contenere i confini della Settimana Enigmistica, il temperino, la gomma e la matita ...Ines Banchero è la mdre dei suoi due figlie in quel momento gli dà le spalle. E' china sul lavello, traffica con i piatti della cena e presta orecchio al televisore. Il prossimo maggio festeggeranno quarantatrè anni di matrimonio e per l'occasione Ines ha intenzione di sostituire le vecchie tende della cucina,lise e fuori moda ...E' insultante questo silenzio. L'ennesimo insulto. Ines sente che il grumo di rabbia cresce. Il matrimonio è un compromesso, ripete tra sè, sposarsi è rinunciare. Il prete dovrebbe dirlo chiaramente: vuoi tu prendere il quipresente e rinunciare ai desideri, ai sogni, alla tranquillità, a parlare quando vuoi e di quel che vuoi, a uscire quando ne hai voglia, a dormire se hai sonno ... Vuoi tu essergli fedele ogni giorno della tua vita, anche quando tornerà dopo una settimana che è via col camion, si butterà sul letto senza neanche fare la docciae si girerà dall'altra parte?Non può essere. Se fosse la morte, perchè allora, dentro, un desiderio così vivo e acuminato? Qui adesso: che Ines si volti, lo guardi, si avvicini e lo prenda per mano. Nient'altro. Come farai adesso, pensa guardando la schiena appesantita, i capelli sciupati, le cocche del grembiule annodate su un golf troppo vecchio anche per i lavori di casa, come farai, amore mio?