2 passi tra le righe

"Il cielo dopo di noi" di Silvia Zucca


Quant'è facile che le cose si rompano, anche quelle più solide, come l'amore di un padre.Miranda - La sua impronta in questa casa è talmente palpabile da fare male. Le sue penne, le sue pipe, le sue stampe della caccia inglese. Si può esserci e non esserci così tanto nello stesso momento? Non ha portato niente con sè. In bagno ci sono il suo spazzolino, il suo dopobarba. Escludendo l'ipotesi peggiore, e cioè che gli sia successo qualcosa, mi viene da pensare che la decisione di andarsene l'abbia presa senza premeditazione. Quindi per scoprire il dove... forse bisogna solo capire il "perchè" lo ha fatto.Miranda e Francesco - Siamo simili e opposti: lui è tornato, legato a doppia mandata alla famiglia, io sono scappata. Quale di queste due facce della stessa medaglia sia più felice, proprio non lo so. Sento il bisogno di abbracciarlo. C'è qualcosa di malinconico nella sua postura, una specie di stanca rassegnazione, di pazienza, di consapevolezza che solo lavorare la terra può darti. Sollevo gli occhi e sopra di noi c'è la stella polare. Penso che Francesco è proprio come lei, una stella fissa. Qualcosa di solido che affonda le radici nel terreno dei millenni e ti dà l'idea di riparo, di poterti sentire sempre al sicuro. E' questo il suo fascino.Gemma - E quando fu fuori fece un respiro profondo, poi guardò il cielo, chiedendosi cosa sarebbe successo se gli avesse permesso di conoscerla davvero. Le stelle non si sarebbero mosse da sopra le loro teste, il cielo sarebbe rimasto uguale, anche dopo di loro, eppure tutto sarebbe invariabilmente cambiato. Chiuse gli occhi. E pensò a quello che voleva. Esprimi un desiderio Gemma. Tutto quello che vuoi.Philip - "E mi sbagliavo anche sulla guerra, pensando che fosse qualcosa da fare, qualcosa cui dovevo passare in mezzo per ristabilire l'ordine. Non pensavo che fosse questo... Ora ho più l'impressione che la guerra sia una malattia, un contagio che non può mai guarire del tutto. E che la vita non sarà mai più la stessa. Non sono più il ragazzo pieno di ideali che si è arruolato senza dir niente a nessuno. E capisco che, nonostante i suoi sforzi, quel ragazzo era un irresponsabile, che non sapeva cosa stava facendo. Così anche se tornasi vivo da Yvonne, sarei comunque un impostore. Lei ha comunque perso suo marito". Lo capiva. Lei stessa non poteva più dire di essere quella di prima. Avevano conosciuto il fango e le loro anime non sarebbero mai tornatepulite.Miranda - Mi sento ferita. Mio padre è andato a fare una scampagnata con Luce. E io mi sento come se avesse tirato una riga scura sul mio nome per ricominciare daccapo. Con un'altra ragazzina che non è sua figlia, che non sono io. Mi rendo subito conto di quanto sia sciocco ed egoista questo pensiero, eppure non lo riesco a scacciare del tutto.Perdono. E' quello che tutti cerchiamo. Mio padre, Anna, io. Le nostre vite sono segnate dalla colpa, minate dalla mancanza di un'assoluzione che non riusciamo a concedere. O a concederci.