Il Sole di Stagno

"Il chiaroscuro Caravaggio"


Michelangelo Merisi detto il Caravaggio non è stato solo il grande pittore che generò a Napoli il ciclo delle “Sette opere della misericordia”, “Il martirio di S. Orsola”, e “La flagellazione di Cristo”, ma rimane, per la sua vita da antesignano dei borderline odierni, uno dei grandi misteri che solo il genere romanzo può dipanare. In questo romanzo della storica dell’arte inglese Linda Murray – scomparsa nel 2004 all’età di 91anni – autrice di numerose pubblicazioni sul Rinascimento italiano, su Piero della Francesca e su Michelangelo, “Caravaggio. Il fuoco oscuro (pagg. 445, euro 12.90; Aliberti)”, ci viene descritta la vita avventurosa e per molti versi oscura del pittore lombardo. Uno dei maggiori pittori della storia, autore di opere straordinarie, e che spesso nei suoi dipinti ha rappresentato anche la violenza che è stata uno fattori dominanti della sua esistenza. Caravaggio era infatti ben noto alla polizia di Roma, subì diverse denunce e fu protagonista di non pochi episodi incresciosi, come quando si rese responsabile di offesa nei confronti di due donne e del ferimento di uno dei capi delle guardie; o quando aggredì un oste ed infine durante una rissa di strada uccise un uomo. In seguito a quest’episodio fuggì da Roma e si rifugiò a Malta, ma anche qui non riuscì a condurre una vita tranquilla, e ferito durante un litigio venne arrestato, riparando a Napoli, dove nell’ennesima rissa fu sfigurato a tal punto da divenire irriconoscibile, e durante la convalescenza si ammalò di febbre e morì ad appena trentanove anni. Queste in estrema sintesi le vicende umane di questo grandissimo artista che nel romanzo ci vengono narrate attraverso Gian, un personaggio di fantasia che nel libro ha il ruolo di fedele assistente del pittore e che lo segue in tutta la sua turbolente esistenza, un antesignano degli artisti maledetto.Vincenzo Aiello