Il Sole di Stagno

" 'O nciucio fà sciatà"


Per iniziativa dell’associazione “Achille Basile. Le ali della lettura” e della Fidapa locale sarà presentato a Castellammare di Stabia lunedì 27 febbraio alle ore 17.30 alla Sala Ruccello del cinema Montil – Via Bonito, 10 – l’ultimo lavoro del saggista stabiese Mariano D’Amora “Se cantar mi fai d’amor, la drammaturgia di Annibale Ruccello (pagg. 178, euro 15; Bulzoni editore)”. Alla presenza dell’autore e della docente Antonia Lezza che ne ha curata l’introduzione, modererà Antonio Ferrara, mentre le letture saranno affidate a Cristina Donadio. Mancava questo saggio che l’autore definisce “un omaggio alla forza innovatrice della drammaturgia di Annibale Ruccello, al suo desiderio di spaziare fra generi e tematiche alla costante ricerca del brutto della vita”. Se difatti testi dell’innovativo commediografo stabiese sono stati da tempo editi – pensiamo alle raccolte Gremese e Ubu – la pubblicistica teatrale specializzata doveva ancora produrre un saggio critico che ne sistematizzasse emotivamente l’opera. Attraverso l’analisi dei testi, D’Amora ha inteso mettere in evidenza la peculiarità di una scrittura che in breve tempo, seppur nella costante presenza di citazioni e riferimenti di amplissima provenienza, acquista una propria innovativa identità. “Ho immaginato più volte Annibale, - dice D’Amora -  durante i suoi spostamenti fra Castellammare, Napoli e Roma, munito di taccuino, rubare espressioni e figure alla vita di tutti i giorni, registrando la loro mutazione in maschere teatrali tanto complesse quanto vere”. L’autore ringrazia poi due sue preziose fonti d’informazione “Carlo De Nonno, memoria storica e compartecipe dei successi di Annibale in teatro, e Lello Guida, coautore nella stesura dei primi adattamenti.Vincenzo Aiello