Il Sole di Stagno

"Come è profondo il mare di Camilleri"


Avevo un po' paura di vedere in TV le tanto strombazzate puntate de "Il giovane Montalbano" che raccontano le prime prove da sbirro del Salvo, vicecommissario e commissario di primo pelo. Dopo circa un'oretta in cui mi chiedevo se Michele Riondino, che sostituisce il più stagionato Zingaretti, assomigliasse alla prima icona televisiva del commissario più amato dagli italiani, chi fosse quel Fazio invecchiato e se la gioventù imbranata del mio caro Catarella fosse sostenibile, mi sono perso tutte queste domande perché sono stato conquistato dal flusso narrativo di Camilleri bene rappresentato da Francesco Bruni. Non c'è niente da dire, quando al di sotto di una fiction televisiva - ma il discorso vale per qualsiasi rappresentazione iconica - c'è un testo, un autore, dei validi collaboratori, in una parola: una storia, tutte le variazioni non scalfiscono l'unità narrativa. Chè anzi fluendo finisce per dare autenticità narrativa al tutto. Vincenzo Aiello