Il Sole di Stagno

"Andare dritti al cuore delle cose"


Non sono tifoso della Juventus, "la mia lei è del 1926". Questo come petizione di principio alla segnalazione al libro "Giochiamo ancora (pagg. 115, euro 15.90; Mondadori)" scritto da Alessandro Del Piero, nella sintesi chiara e rispettosa delle intenzioni dell'autore di Maurizio Crosetti. Ebbene chi cercherà in questo libro degli aneddoti calcistici di Del Piero juventino, e della Nazionale, rimarrà deluso, perché il testo si occupa dell'uomo Alessandro, il bambino di Saccon San Vendemiano, che la grande passione per il gioco del calcio ha portato prima al Padova, poi alla Juve e poi in cima al mondo. Emerge un ragazzo curioso, educato, rispettoso dell'amicizia, sicuro di sé stesso, ma analitico nel giudicare i comportamenti altrui e propri. Il talento, che neanche Del Piero riesce a ben definire: frutto di capacità innate, di sguardo diverso sulla realtà, di volontà, sacrificio e resistenza, si ha o non si ha. Come quello di Maradona che resisterà anche a Kronos. Invece nella vita a volte si può anche rallentare e sdraiti su un prato verde riflettere sulle cose ed al di là dei soldi e della fortuna, pensare ancora di ritrovare senso nelle cose. Questo il vero discrimine tra Alessandro ed il mondo del calcio. Forse si capisce perché una parabola calcistica termini per i nuovi ed inquietanti "segni dei tempi"Vincenzo Aiello