Il Sole di Stagno

"Le acque mirabili"


Domenica 20 maggio, l’associazione culturale Siti Reali di Napoli, organizza un percorso guidato che porterà i visitatori a Bacoli, alla scoperta della famosa grotta della Dragonara, una grande cisterna che alimentava la villa romana, ora non più visibile, dove venne ucciso l’imperatore Tiberio. La passeggiata che inizierà alle 16.30 dallo Chalet Giona – in Via Dragonata, 8 a Capo Miseno -, proseguirà verso l’antico porto militare della Flotta Imperiale romana, passando per i luoghi di culto come la piccola chiesetta di San Sossio. La suggestiva e vasta cavità deve il suo nome al termine tracon, roccioso ma era conosciuta in età medievale come il Bagno del Finocchio, per le abbondanti coltivazioni di quest’ortaggio. Si tratta, in realtà, dell’ingresso a una grande cisterna. La struttura idraulica era forse anch’essa al servizio della flotta o dell’adiacente villa di Lucullo, che una fonte antica ricorda posta sul colle a guardare «da un lato il mare di Sicilia e dall’altro il Tirreno». In seguito sarebbe stata inglobata nella villa, come testimoniano i resti di peschiere e ninfei, perché la Piscina Mirabilis, l’altra grande cisterna collocata non lontano, era già sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei marinai. L’itinerario sarà un vero e proprio viaggio tra mito, storia e natura di una area quella di Miseno che in età augustea (I secolo a.C. – I secolo d.C.) divenne base navale per la rinnovata potenza romana. La scelta di Miseno, col suo doppio bacino e le acque profonde, fu quasi obbligata: intorno alle sponde del “mare morto”, la laguna interna, furono sistemati gli arsenali e sul promontorio venne costruita la cittadina. Miseno divenne sede della principale flotta romana; qui risiedeva l’ammiraglio, il praefectus classis: il più famoso è Plinio il Vecchio, il celebre naturalista morto soffocato dai vapori velenosi durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., a Stabia, dove era accorso con alcune navi per portare aiuto. Per info: cultura@sitireali.it .