Il Sole di Stagno

"Due autori che meritano tanti lettori"


Di solito su questo blog i risultati dei maggiori o più autorevoli premi letterari vengono restituiti con il linguaggio della cronaca culturale: riportandoli senza commenti. Una postilla alla cinquina del Selezione Campiello 2012 invece ritengo sia da fare. Parliamo di un autore esordiente Giovanni Montanaro che con il suo "Tutti i colori del mondo (Feltrinelli)" considero il libro di narrativa migliore scritto quest'anno. Il romanzo si occupa narrativamente di un anno particolare della vita  di Vincent van Gogh dal 1879-90 quando iniziò un pellegrinaggio per il Belgio per cercare se stesso. Personaggio della vicenda è Teresa Senzasogni la figlia di una matta di Gheel che un gioco burocratico-affaristico trasforma anch’essa in matta in casa Vanheim. Qui Teresa incontra Vincent il ragazzo rosso e lentigginoso che diceva di valere meno di una foglia di cavolo e di essere un pittore fallito. Nel post dove scrivevo queste cose auguravo un premio nazionale a Montanaro e tanti lettori... Discorso a parte va fatto per il grande Carmine Abate che considero uno dei migliori scrittori italiani e che continua quel suo personalissimo romanzo-saga che narra degli antenati, degli ascendenti della sua stirpe arbereshe e delle fortune che questa diversità etnica e religiosa ha rilasciato, integrandosi nel grande paese Italia, con i frutti della sua varietà. Abate scrive benissimo con una passionalità che è il grande merito di pochi autori italiani: potrebbe essere la nostra forza, non solo letteraria. Lunga vita ad Abate e tanti altri testi a Montanaro.Vincenzo Aiello