Il Sole di Stagno

"Ci eravamo contaminati"


E' alla prima prova la giovanissima romana Valentina D'Urbano che con il suo "Il rumore dei tuoi passi (pagg. 319, euro 14.90; Longanesi)" convince per un'autenticità narrativa che la stacca da tanti altri esperimenti giovanilistici in corso. Il romanzo è la storia di Beatrice e di Alfredo, una coppia di adolescenti che vivono in un periferia collinare  - "La Fortezza" - case occupate alla periferia di Roma, figlia di un'assoluta mancanza di pianificazione urbanistica. Nelle prime pagine la storia parte lenta e ti chiedi se non sia meglio chiudere il libro perché la lingua è piana e quasi impersonale. Ma andando avanti - la curiosità aiuta il lettore - scopri la voce narrativa chiara della D'Urbano che è fatta di aggettivi mirati e soprattutto di facce e di sguardi che richiamano sentimenti primordiali ma bene espressi. Non si esce vivi dagli anni '80 era un refrain di moda a Colorado Caffè, un programma comico su Italia 1. Ecco: non si esce vivi da nessuna adolescenza forte come quella vissuta in un posto assoluto come la Fortezza che ti marchia con un'identità chiara e ti fa gemello di passi, sentimenti, bruciature, senza bisogno di tatuaggi o piercing. Qui la politica non arriva e lo sport è un modo per passare all'aria aperta una serata estiva. E neanche la striscia azzurra del mare può aiutarti a venirne fuori.Vincenzo Aiello