Il Sole di Stagno

"Azzurro cielo"


Smuove molte emozioni rimaste solo latenti questo "Truci a S. Siro (pagg. 96, euro 10; Centoautori)" uno dei molti libriccini che l'editrice di Villaricca dedica all'epopea calcistica azzurra e che questa volta è firmato dal critico musicale Stefano Valanzuolo. L'idea sarebbe quella di riproporre sul tema d'attualità dell'ultima vittoria azzurra a S. Siro con l'Inter di Zanetti e Pazzini - 1 ottobre 2011 - le ultime gesta sportive partenopee. Ma Valanzuolo dà invece ritmo ad una carrellata di ricordi, che collega alla nascita da tifoso in formato trasferta del figlio Enrico. Quello che ne viene fuori è non solo un'epica rinnovata dello scambio culturale e della traditio familiare, ma una vera e propria gemma narrativa che forse solo il calcio può innescare, nonostante gli avvisi di garanzia a Criscito e Bonucci abbiano minato la credibilità di un movimento. Le memorie familiari e sportive di Valanzuolo si aprono come tanti pop-up della memoria e si intersecano come banner benefici mettendo assieme Braglia, Boccolini, Fabris, Maradona, Careca, Graffiedi, in un ibrido innaturale tenuto assieme solo dalla passione per quel miracolo che come dice Osvaldo Soriano "ricomincia quando un bambino dà per strada un calcio ad un pallone". E' così che l'atto dell'andare allo stadio portandodosi dietro, "abbonamenti, sciarpe e speranze" consente di intercettare quella magia del momento che promuove a volte la "gioia del momento" che è il vero sale del calcio, ma anche della vita e del ricordo, "perché i fiori una volta sola danno l'essenza". Fortuna vuole che quel 1 ottobre quel rigore generoso su Maggio parifichi quello inventato di Panzanato in un'altra Napoli-Inter. E che i nostri eroi ritornino a Napoli con "sciarpe, bandiere e sorrisi". Tutti azzurro cielo.Vincenzo Aiello