Il Sole di Stagno

"I grani inutili del rosario del rimorso"


Dopo il suo esordio letterario, segnalato da inedito al Premio Calvino, con “Le strane abitudini del caso (pagg. 88, euro 8)”, che era un libro sulle varie declinazioni dell’attesa, lo scrittore partenopeo Giuseppe Pompameo ritorna con “E per dolce mangia un cuore (pagg. 120, euro 9)”, sempre per le edizioni “Scrittura & Scritture” di Corso Vittorio Emanuele, delle sorelle napoletane Chantal ed Eliana Corrado. Il testo sarà presentato mercoledì 7 novembre alle ore 18 presso la libreria "Feltrinelli" di Via S. Tommaso D’Aquino alla presenza dell’autore, della scrittrice Carmen Pellegrino e con le letture di Raffaele Ausiello. Cinque racconti che ci danno conto di uomini in balia di una vita piena di rimorsi che rendono vano lo scorrere ordinario del tempo. In “La giostra davanti al mare” il cane Lindbergh ed il bambino Valentino sono stati espulsi dalle loro vite precedenti e gettati in pasto alla vita di strada, che li colma di pensieri stupefatti fino al redde rationem tra l’indifferenza di macchine già conosciute. In “Barrìo notte” un suonatore di pianino, Osvaldo, vive la sua notte con i suoi pochi amici in una viuzza di periferia di Buenos Aires, trasformando il suo rimorso oscuro in un morte violenta che svela l’identità farlocca del suo delitto. In “E per dolce mangia un cuore” in un localino sopra il Tevere in una Roma afosa di settembre, il cameriere Teo Cruciani assiste alle conseguenze di un suo amore extra coniugale. “Il rumore bianco dell’inverno” è lo scontro tra il sogno e la realtà dei possibili destini di Lusina, che aveva sognato di diventare un’etoile a Parigi. In “Al Cafè Atlantico” l’aspirante suicida Luis Dimas è  in bilico sul parapetto della vita con il Tejo che lo invita a correre verso l’Atlantico. Di Pompameo resta la sua lingua, riconoscibile, che con uno stile classico e sospeso fa tanto bene a chi ama le parole che interrogano gli animi.Vincenzo Aiello