Il Sole di Stagno

"Sembro di poco lontana dalla morte"


Mi sembra simile agli deiQuell'uomo che siede avanti a te e ti ascoltaMentre parli e dolcemente sorridi;e questo fa balzare il mio cuore nel petto,non appena alzo il mio sguardo verso di te,anche per un momento solo, nulla più di voce mi giunge subito la lingua mi si blocca, un fuoco sottile scorre sotto la pellepiù nessuna cosa vedo con gli occhile orecchie rimbombano,il sudore mi bagna,e tremore tutta mi prende,sono più verde dell'erba, sembro di poco lontana alla morte.  L’associazione "Certamen Plinianum" organizza per domani 30 novembre alle ore 18 al Circolo Nautico stabiese un seminario sul frammento 31 del V libro di Saffo e sull’enigma millenario dell’Ode del sublime partendo dal libro di Walter Iorio “Salvami Afrodite benché io non voglia (De Frede)”. Interverranno Mario Blasio, Espedito Longobardi, Anna Spagnuolo e l'autore. È questa l'ode più celebre di Saffo, detta "sublime" perché tramandata dall'autore del Sublime come esempio di alta poesia. Il primo periodo dell'ode è incentrato tutto sulla gioia dell'innamorato nel veder felice la sua donna, spettacolo che sconvolge Saffo. Ella contrappone infatti, alla tranquillità dell'uomo di fronte alla fanciulla, il suo mortale turbamento, annotando, poi, le sofferenze d'amore che sente dentro di sé. Quando si leggeva l'ode in chiave autobiografica, tutto era visto come uno sfogo di gelosia di Saffo in persona; oggi, invece sorgono dei problemi, in quanto si è incerti a quale delle occasioni comunitarie assegnarla. E' probabile che si tratti di uno dei carmi d'addio, di congedo, per una delle compagne del tìaso che va in sposa.Vincenzo Aiello