Il Sole di Stagno

"La pittura è una parte infinitamente piccola della mia personalità (S. Dalì)"


E’ appena stato stampato il catalogo della mostra "The Dalì Universe Sorrento" - pagg. 128, euro 30; Con-fine edizioni - curato da Beniamino Levi e Jasmine Merli che consta di più di 150 riproduzioni tra le immagini dell'allestimento e le riproduzioni delle opere esposte. Il palcoscenico naturale di Sorrento sarà infatti la scenografia de “The Dalì universe” la mostra di 100 opere del poliedrico genio catalano, curata dalla Stratton Foundation diretta da Beniamino Levi, fortemente voluta dal comune sorrentino e dalla Fondazione Sorrento presieduta da Gianluigi Aponte, che sarà inaugurata a Villa Fiorentino il 13 giugno alle ore 19, e sarà visitabile dal 14 giugno al 29 settembre (tutti i giorni con orari dalle 10-13; 16-21). Questa volta la narrazione dell’evento, curata da Gino ed Andrea Fienga della Con-fine edizioni, non si compie solo all’interno del complesso di Villa Fiorentino, ma coinvolge strade e piazze per arrivare  a tessere un filo invisibile e persistente tra l’istituzione ed i cittadini. Il catalogo sul maestro surrealista a Sorrento presenta un’ampia selezione  di diverse opere, tra cui sculture, vetri artistici, collages e raccolte grafiche che illustrano i grandi temi della letteratura. Ogni singolo pezzo è stato accuratamente selezionato per mostrare al pubblico diversi aspetti della sua opera: probabilmente, il dipinto iconico del 1931 La Persistenza della Memoria è la sua più nota, una delle prime in cui compaiono i suoi orologi molli. Ma la sua attività artistica non si limitava solo alla pittura, infatti, come lui stesso diceva “La pittura è una parte infinitamente piccola della mia personalità.” Questa mostra intende sviluppare un lato poco noto di Dalí, ricordandoci che si tratta di un’artista poliedrico, che utilizzava una vasta gamma di mezzi espressivi, dalla scultura in bronzo, alle litografie e al vetro. La mostra evidenzia due aspetti particolarmente importanti della creatività del nostro: la scultura tridimensionale e le opere grafiche che illustrano temi letterari, conseguenza della passione di Dalí per le grandi opere letterarie e dimostrano che l’artista era una persona estremamente colta e curiosa. La sua interpretazione surrealista dei testi va dalle opere classiche, come l’interpretazione della Bibbia, ai testi più moderni, di scrittori contemporanei. La mitologia, la religionee la storia stimolavano e ispiravano Dalí a creare un ampio repertorio di immagini, personalità e allegorie,con cui raccontava le storie che conosciamo bene. Le opere in esposizione risalgono addirittura al 1934, con il primo, raro libro illustrato da Dalí, Les Chants de Maldoror. Altri esempi di illustrazioni, forse meno note, esposte in questa mostra sono i Capricci di Goya, una rielaborazione della famosa serie di stampe del 1799 che stigmatizzavano i “capricci” della società spagnola del tempo, corrotta e decadente, e l’Arte d’Amare, basato sulla classica opera di Ovidio che tanto scandalizzò i Romani suoi contemporanei. La varietà delle altre opere in mostra sottolinea le diverse tecniche e i diversi materiali utilizzati da Dalí nella suasterminata opera. Uno spazio è interamente dedicato alla collaborazione tra Salvador Dalí e la prestigiosa fabbrica di vetri francese Daum Cristallerie. Oltre alle sculture, i visitatori potranno scoprire una serie di collages originali dei Tarocchi mistici, e alcuni mobili surrealisti.