Il Sole di Stagno

La sincerità non ha alternative


E’ un libro fresco che si fa leggere questo “C’è posto per me? (pagg. 122, euro 14; Kimerik edizioni)” della 33enne scrittrice napoletana Ornella Ostieri, primo di una trilogia che sarà tra breve realtà edita.  Il titolo ed il paratesto richiamerebbero ad un tipo di letteratura di moda e giovanilistica di matrice televisiva, ma alla lettura il testo appare come il percorso interiore ed emotivo di una giovane donna, la 31enne Antonella, impegnata alla ricerca di un compagno per la vita. Lasciata da Giuseppe, fa l’amore con Alessio, l’avvocato dove lavora come segretaria. Mentre si confida con l’amica di sempre Angy, lascia Alessio e si ritrova fidanzato con lo squattrinato laureato in lettere Nico. Dopo varie vicissitudini scopre che Nico era in realtà ricco figlio di una schiatta di proprietari di alberghi e lo lascia in tralice perché si sente tradita. Scopre poi di essere incinta di lui, mentre si separa anche dall’amica di sempre Angy che scopre a braccetto del primo fidanzato. Avvicinatasi ad una nuova amica Rosaria, architetta l’intortamento di Gianluigi Puglia il notaio dove ora lavora e gli fa credere di essere il padre del bambino. Al di là di questo menage vitale da commedia menandrea alcuni passi della Ostieri non sono dozzinali ma rispecchiano il tentativo di senso di una generazione di trentenni chiusa tra fiction, network e voglia di un’autenticità da spendere nel futuro. Antonella scoprirà che “la sostanza di cui sono fatti i sogni è di materia precaria che si altera fino a scomparire al minimo urto”. La Ostieri se limitasse i troppi puntini sospensivi generazionali potrebbe puntare a narrazioni più solide.Vincenzo Aiello