Il Sole di Stagno

"La città di sale e sole"


Sarà presentato venerdì 9 maggio alle ore 19 al Circolo Nautico – Via Bonito, 10 a Castellammare di Stabia – l’ultimo libro dello scrittore napoletano Tonino Scala che ha al suo attivo tutta una serie di titoli che spaziano dal saggistico-politico al narrativo. Dopo l’ultimo “Buona fine e buon principio (Centoautori)” che risale al 2012, ritorna, insieme a Carmine Spera, alla narrativa con “E’ sempre la stessa storia. I Figli di Gianna (pagg. 89, euro 10)” per i tipi della “Il quaderno edizioni” di Boscoreale, editrice molto attiva nella selezione di nuovi talenti partenopei. In tante sequenze narrative sfalsate temporalmente sul modello di Antonio Pascale de “La manutenzione degli affetti”, Scala ci parla di due muschilli, Giovanni e Marco, che figli di un Bronx minore sfangano la loro quotidianeità dandosi alle rapine di rolex sul lungomare partenopeo. Ma fa questo senza essere uno dei molteplici emuli di Lanzetta, ma raccontando la quotidianeità fatta dei sogni di questi ragazzi, tra neomelodici, interni familiari post-proletari e belle guaglione da sposare. Non c’è alcun intento moralistico nella narrativa di Scala che racconta Beppe Portobello, il ricettatore di rolex, Marì, il Cinese ed il Tedesco con la stessa asciuttezza narrativa. Al di là del merito si sente l’amore per Napoli ed il suo martoriato comprensorio come molla – non solo della sua attività politica – ma anche come oggetto del raccontare. Cosa distingue Scala dagli altri emuli de l’autore di “Messico napoletano”? La lingua, che ritma in un crescendo di suoni ed odori spuri l’andare quotidiano e necessitato di un popolo senza più rappresentanti. Come un nenia neomelodica e senza più colonne sonore americane che divertono da un realtà reale, che al di là della sua crudezza va vissuta come unico antidoto per una città di sale e sole, senza più tempi andati da tramandare.Vincenzo Aiello