Il Sole di Stagno

"Il fenomeno Corvino"


E' il miglior Massimo Lugli di sempre, questo condensato in "La strada dei delitti (pagg. 419, euro 9.90; Newton Compton editore)" , perché tiene assieme la sua prima traccia narrativa - quella de "L'istinto del lupo" - che raccontava di personaggi dei bassifondi invisibili, e l'altra mainstream: la vita movimentata e surreale di Marco Corvino nerista di fama che passa le sue giornate tra Sara, la sua nuova ed intermittente fiamma, l'ex moglie France, inquirenti e funzionari ed il suo piccolo karateka Paolo. Ora il giornalista Corvino è impegnato a contrastare un clan Sinti - i Villaprete - che ha il controllo di traffici illegali e remunerativi, mentre un bambino senza nome muore. In un flashback metaletterario un ragazzino dell'Est, Sveglio, viene venduto da un clan di zingari per venire a fare lo schiavo-mendicante in Italia e tutto questo sembra incrociarsi con l'uccisione di un sicario rumeno dei Villaprete, aprendo scenari criminal-globali inquietanti. Tra ex mogli di boss dei clan, ed aiutato da un capitano delle Benemerita, Manuela Della Roccia, fiamma militare ed attrattiva per il sempre attento alle lusinghe dell'altro sesso Corvino, l'oramai 58enne giornalista ad un passo dalla pensione passerà tra retate embedded, minacce di zingari e pacta sunt servanda, disvelando un traffico odioso di ragazzini da utilizzare nei modi più eclatanti ed organistici. Tutto questo mentre lo stile appassionante di Massimo Lugli - veloce, ritmico e corretto grammaticalmente - ci mantiene incollati alla temperatura giallesca, mentre la vita reale scorre intorno a noi. L'unica riserva è data dal fatto che per aspettare un'altro Corvino dovremmo aspettare qualche mese...Vincenzo Aiello