Il Sole di Stagno

"E' come se mi mancasse un pezzo"


 Ero curioso di vedere come Maria Sole Tognazzi avesse con il valido aiuto di Margherita Buy e Sabrina Ferilli declinato il tema dell’omosessualità – una storia tra due donne – in un ambiente romano da centro-cittadino, nel suo ultimo film “Io e lei” da ieri, 1 ottobre, al cinema. Ebbene mi sono trovato di fronte ad una storia sull’amore odierno tout court, con le caratteristiche di una commedia americana raffinata. Federica è un architetto borghese che vive con  la ristoratrice postmoderna Marina – ex attrice di cassetta e proletaria d’origine. Sono felici della loro routine, anche se Federica soffre di continue fughe di notizie sulla loro deprivatizzata unione ed il fatto di non sentirsi lesbica. Marina non coglie questo tratto ed il  reincontro con l’oculista Marco – Fausto Maria Sciarappa -   fa scoppiare il tutto: l’architetto comincia a frequentare l’oculista e si prende un periodo per capire. Il finale dolce e sofferto lo lasciamo alla visione in sala: sul film si può dire che si sente il taglio letterario garantito da Ivan Cotroneo e Francesca Marciano che con la Tognazzi hanno curato la sceneggiatura e che soprattutto il tema dell’amore odierno che cerca false tranquillità in unioni spesso figlie di “infelicità consuete (Ceronetti)” è bene sviscerato. La soluzione della Tognazzi? Cercare di capire… : come il Kurt Wallander di Mankell o il Maigret di Simenon . Un film da consigliare, senza morbosità e con un filo di pensiero. Vincenzo Aiello      Visto al Supercinema di Castellammare di Stabia, Corso Vittorio Emmanuele. Fino a mercoledì 7 ottobre.