Il Sole di Stagno

"La ferita è il territorio"


“Avere parte. E' quello che sento sempre di dover decidere. La ferita in fondo è questo, è avere una parte. Don Peppino Diana diceva, non voglio sapere se Dio esiste o no, ma voglio sapere da che parte sta. Ecco noi questo dobbiamo cercare di avere, avere parte. Avere parte. E' quello che sento sempre di dover decidere. La ferita in fondo è questo, è avere una parte. Don Peppino Diana diceva, non voglio sapere se Dio esiste o no, ma voglio sapere da che parte sta. Ecco noi questo dobbiamo cercare di avere, avere parte (“La ferita, Roberto Saviano)”..    Ancora una raccolta di racconti per la giovane casa editrice partenopea “Ad est dell’equatore”.“La ferita” con la prefazione del magistrato Raffaele Cantone e con la post-fazione di Don Tonino Palmese, nella cura di Mario Gelardi, si apre, in esclusiva, con il famoso discorso con cui  Roberto Saviano sfidò a Casal di Principe  i Casalesi. Documento storico e testimonianza letteraria si fondono per dare vita ad una delle pagine più significative della storia civile di questo paese. Di seguito gli altri dodici racconti scritti da Angelo Petrella, Riccardo Brun, Daniela De Crescenzo, Mario Gelardi, Rosario Esposito La Rossa, Ciro Marino, Giuseppe Miale Di Mauro, Peppe Ruggiero, Roberto Russo, Conchita Sannino, Daniele Sanzone. Con il sostegno della Regione Campania, assessorato al Lavoro, Istruzione e formazione e in collaborazione con I teatrini e decimo pianeta, Giancarlo Siani ci viene raccontato da Angelo Petrella. Annalisa Durante da Rosario Esposito la Russa. Sono solo alcuni dei 13 ritratti che compongono questo libro. Un mosaico di testimonianze per ricordare alcune delle vittime innocenti della lunga guerra quotidiana scatenata dalle mafie. Casi di cronaca che hanno lacerato il paese, che hanno messo sale sulla nostra ferita quotidiana. Ogni autore ha raccontato la storia di una vittima: Simonetta Lamberti, Don Peppino Diana, Domenico Noviello, Gigi Sequino e Paolo Castaldi, Attilio Romanò, Antonio Landieri e purtroppo molti altri. La ferita, nato come spettacolo teatrale, è oggi un libro che mette assieme scrittori e giornalisti, cantautori e autori teatrali. Tutti accomunati dal bisogno di raccontare sempre e comunque, di concepire la letteratura come forza urgente che sa medicare. Perché se c'è una ferita è dovunque. È in chi uccide ed è in chi guarda. E in chi si ribella e in chi non ne ha la forza. La ferita è l'intero territorio su cui oggi poggiamo i nostri piedi incerti. I diritti d'autore del libro saranno devoluti alla cooperativa Le terre di Don Peppe Diana - Libera Terra Campania.Vincenzo Aiello