Il Sole di Stagno

"Non conosceva la duttilità, e questo lo rendeva non facile al compromesso"


Sì, lo so, i dieci lettori dieci - ma forse sono di meno - del mio blog potranno dire: "ma tu il post sul ventennale di Leonardo Sciascia l'hai già fatto...". Sì, ma è da poco uscito il numero 5/6 di "A futura memoria" il giornale telematico degli amici di Leonardo Sciascia, se vi iscrivete al sito www.amicidisciascia.it vi mandano il pdf sulla mail gratis. VENT'ANNI FA...VENT'ANNI DOPO 1989 - 2009 è questo il titolo dello speciale che è dedicato ai giovani che Sciascia non lo hanno conosciuto. In uno di questi articoli Giovanni Maria Bellu riporta una cena del '83 quando Einaudi capì che Sciascia voleva tradirlo editorialmente e lo descrive come poco duttile. E' inutile dire che noi di questa non duttilità siamo molto contenti. E' da poco uscito anche per i tipi della Bompiani, "Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia" e le risposte, scritto da uno dei nostri pochi riferimenti odierni Andrea Camilleri. L'inventore di Montalbano racconta l'esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore di Racalmuto presentò, dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre 1979 e il 31 gennaio 1983. Camilleri, che a Sciascia fu legato da consuetudine e amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la lucidità, l'approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al potere. Gli argomenti di queste interrogazioni sono, tutti, di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca affrontati sono tuttora ferite aperte: la mafia, l'uccisione del magistrato Ciaccio Montalto, il caso Pecorelli, il petrolio, l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine. Dalla voce di Andrea Camilleri, e dagli interventi di Sciascia emerge, insomma, un ritratto impietoso di un'Italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla. A futura memoria, quindi; se la memoria ha un futuro.Vincenzo AielloPS: "Nel gioco dei padri (Avagliano)", in occasione del ventennale dalla morte dello scrittore siciliano, Anna Maria Sciascia, figlia di Leonardo, racconta l’opera, i luoghi e la famiglia di un altro scrittore siciliano: Luigi Pirandello. In un gioco di specchi, propone un’interpretazione personale della complessa, delicata e contraddittoria esperienza che è il vivere accanto a uno scrittore. Attraverso l’analisi dell’opera pirandelliana e delle lettere familiari, il dramma di Antonietta Portulano, moglie di Luigi Pirandello, e l’inquietudine della figlia Lietta, diventano necessariamente un racconto commosso.