Il Mondo di Virginia

Sogni di una notte di mezza estate...


SOGNO 1
...Eravamo sulla Luna, io e te, ben sicuri nella nostra auto nera. Macchine parcheggiate dovunque. Sembrava di stare a Marina di Ravenna, ma era la Luna. Poi scendiamo per una passeggiata...in un angolo buio sentiamo persone salutarsi con molta fretta, alziamo lo sguardo ed eccoli: sulle nostre teste, mentre comodamente seduti sui loro aeroplani si salutano con la mano, sfrecciando via veloci subito dopo, con un rumore assordante. Torniamo indietro, l'aria è fresca, e inizio ad essere spaventata. Sento una strana inquietudine nell'anima, poi un silenzio irreale. Ti tengo per mano e mi volto, piano. Sopra le nostre teste un aereo sta decollando. E' immenso, bellissimo, spaziale...così silenzioso. Passa sulle nostre teste come se stesse galleggiando nell'aria, e se ne va, definitivamente. Eccone un altro. Sono entusiasta. E' parcheggiato a qualche metro da noi, accanto alle auto. Devo correre, non resisto, è una meraviglia straordinaria. Lo raggiungo. E' freddo e liscio, un signor Aeroplano. Lo accarezzo, penso a quanto sia bello viaggiare con un apparecchio simile, quasi mi commuovo, sono elettrizzata come una bambina con una barbie ultima generazione. Poi mi guardi, è tardi, è freddo...dobbiamo andare, non ci fidiamo di stare qui al buio sulla Luna, ad osservare aeroplani immensi parcheggiati tra le auto. Non hai tutti i torti, ti seguo. In auto stiamo partendo per tornare a casa...ed ecco l'ultima cosa grandiosa che vedo in questa gita sulla Luna. E' un autobus "spaziale"...tutto cromato, in azzurro e bianco perlato. Con i finestrini rettangolari, dagli angoli stondati. E' una meraviglia, è gigantesco...ma mette paura. Mi stringo nei miei vestiti e ritorno a te. Sorrido e annuisco. "Torniamo a casa".SOGNO 2
...la casa vecchia è piena di caos. Come sempre, le mie sorelle stanno litigando per un videogioco, la mamma è in camera che si veste, o chissà cos'altro di preciso, la vedo armeggiare con i cassetti. C'è persino il babbo, in cucina. Tv accesa, porte aperte, confusione. Io e te siamo stati ad una festa ieri sera, è stato in un certo senso angosciante, ma ora siamo a casa, e più tardi inizia un film in tv, mi hai promesso che lo guardiamo insieme. Manca poco ormai, ma non sei più da nessuna parte. Vado dalla mamma, un po' in pensiero. Le chiedo dove sei, e mi dice di far silenzio, stai dormendo in camera TUA. Non ci credo...hai una camera tutta tua nella casa dove abito io. Un po' sorrido felice, sei qui, non ti posso perdere. Poi però capisco che qualcosa non va, non è possibile che tu stia dormendo, mi hai promesso che avremmo guardato il film...entro nella tua stanza confusionaria. Non cambi mai, nemmeno quando vivi a casa mia. Sei a letto, ma non dormi. Mi siedo accanto a te, hai un viso così strano...triste. Oh...una lacrima scende dai tuoi occhi. Non devi fare così, ci sono io accanto a te. Ti abbraccio stretto stretto, non permetterò mai a nessuno di farti del male.
Poi mi risveglio......e giuro che non ho mangiato pesante ieri sera! Però mi turba vederti piangere, anche se è solo un sogno. Ti ho sognato così anche circa sei anni fa. Piangevi...ma io ero lì con te.