Il Mondo di Virginia

Post N° 79


Quando sei arrivato questo pomeriggio tardi, il cielo era cupo e grigio, e pesava su di noi come una colata di cemento. Io avevo, a tuo dire, il visino sbattuto, pallido. Tu eri bello, come sempre, sicuro di te sulla tua auto nera che hai scelto con il cuore e non con il portafoglio, e mi facevi la lingua perchè le serrature erano chiuse e non potevo aprire lo sportello. Io ti sorridevo, con il mio visino assorto su di te, con tanto Amore che mi scappava via dagli occhi. Mentre mi siedo in auto non stacco lo sguardo da te nemmeno per un secondo. Ti prendo il viso tra le mie mani morbide e calde, mi riempio il cuore di Te, e ti bacio sulle labbra, veloce. Mi porti in quel cafè, così "in" e così romantico, che mi ricorda quando stavamo insieme i primi tempi, che è anche il cafè dove andavano i miei i primi tempi...prima di tutto, anche prima di me. Poi accantono ogni ricordo, e ogni ansia del futuro. Ti guardo e tu sei tutto. Ti vedo davanti a me, e non riesco a immaginare altro che il nostro amore, e le cose belle che sento quando penso al nostro futuro che a volte mi fa paura ma che oggi mi sembra la cosa più ovvia del mondo...penso a noi due mamma e papà, penso al giorno del nostro matrimonio, alla convivenza, a quando ti correrò dietro con il mestolo perchè mi combini qualche disastro, quando litigheremo per le cavolate più assurde e poi faremo pace facendo l'amore senza riserve...ordiniamo, io sono sempre quella "trasgressiva"....tu un tè caldo per stare meglio con lo stomaco, io un caffè shakerato senza zucchero, perchè decido di stare a dieta nei momenti più impensati della giornata. Consumiamo le nostre bevande guardandoci negli occhi, mentre di tanto in tanto ti rubo qualche bacio sulle labbra...oggi mi sembra di non poter avere mai abbastanza di te, come se potesse aprirsi una voragine sul terreno e potesse portarti via, come se avessi paura di perderti, una paura che mi prende di tanto in tanto, perchè la vita non è mai prevedibile. Eri bellissimo, e quando hai detto "Dai, andiamo via" ho avuto un sussulto al cuore. Davanti casa non volevo lasciarti andare, avevo inspiegabili lacrime all'orlo dei miei grandi occhi castani, e l'unica cosa che desideravo era fuggire con te, lontano da tutto e da tutti. Ogni tanto mi prende così, questo romanticismo spietato, di cui sono schiava con tutta me stessa. Non te l'ho voluto dire che ero così abbattuta per troppo amore, perchè vedendo "I passi dell'Amore" tratto dal libro di Nicholas Sparks ho rivissuto la dimensione dell'amore più tenera e intima di me stessa, e ho avuto paura di come sarebbe stata la mia vita senza te. Non te l'ho voluto dire che ero così colma d'amore da voler piangere per svuotare un po' il mio cuore così pieno. Che lo so, avresti detto di smetterla di guardare delle schifezze....e invece io oggi ho visto in te ciò che desideravo dalla vita, e se a volte sono infelice è solo per la paura di perdere la cosa che mi dà la forza e la gioia di andare avanti e di uscire dal mio inferno personale...tu che mi salvi, non ridere mai dei miei sentimenti strappalacrime...io sono una sognatrice e una inguaribile romantica, e se ti sembra poco, pensa che queste dolci fantasie sono per me come l'aria, io prendo questo pazzo mondo e lo dipingo di rosa, e sto così bene in queste remote fantasie ovattate d'Amore, che sarei pazza a tornare a guardare tutto con le grigie lenti del cinismo...