Riflessioni

Innanzi tutto sono felice di aver sbagliato la previsione in merito all’esito di questo referendum, segno forse che questo Paese, che gli italiani, non hanno più bisogno di piazzisti e imbonitori, di politici che governano per gli interessi di pochi invece che per il bene della collettività. Segno forse che gli italiani sono stanchi degli slogan che non sono seguiti da fatti concreti, delle promesse puntualmente disattese.

A questo governo e a Renzi in particolare va dato il merito di essersi assunto pienamente il peso di questa sconfitta, di non essersi nascosto, come invece è accaduto con  altri presidenti del consiglio che lo hanno preceduto.

Devo però ammettere che se da una parte l’esito di questo referendum mi ha piacevolmente sorpreso, dall’altra mi lascia un po’ l’amaro in bocca, in quanto alla fine il NO è diventato più un No al governo Renzi piuttosto che un No per bocciare la riforma costituzionale. Esito questo fortemente voluto dallo stesso Renzi, che ha fatto di tutto, sbagliando, per personalizzare questo referendum incentrandolo sulla sua persona e sul suo governo. Segno questo inequivocabile e inquietante di come egli sia stato così distaccato dalla realtà, così lontano dagli elettori da non aver saputo valutare correttamente il malcontento, la rabbia e la disperazione dilagante di questo Paese, verso le sue riforme, verso la sua arroganza e prepotenza travestita da determinazione. Figlio di tutto questo il suo patetico tentativo di distorcere ancora una volta la realtà, durante il discorso in cui ha annunciato le sue dimissioni, dichiarando di lasciare nelle mani del suo successore un Paese in forte ripresa.

Allo stesso tempo sono contento che questo voto, anche se più politico che referendario, sia comunque l’espressione di una grande maggioranza dell’elettorato e sia sintomo di un Paese che non è più disposto a tollerare certe linee di governo. Vorrei che chi sarà chiamato a governare dopo Renzi e dopo questo governo, di qualunque appartenenza politica egli sia, ne tenga seriamente conto.