Riflessioni

GENITORI CHE VIZIANO I FIGLI


 Certi genitori, confondendo l’Amore con l’iperprotezione, fanno vivere i loro figli sotto una campana di vetro, indebolendoli, rendendoli incapaci di prendere decisioni importanti, di essere indipendenti da loro, dimenticandosi che il compito principale di ogni buon genitore è insegnare ai propri figli ad essere capaci di affrontare la vita quando loro non saranno più in grado di aiutarli, di sostenerli e difenderli. Educare i propri figli non vuol dire essere sempre pronti a farsi carico dei loro sbagli, rimediando ai loro errori, la frase: “Non voglio che mio figlio ripeta i miei stessi errori”, non sempre è un buon principio educativo, perché io credo che sia giusto, che i figli ripetano certi errori dei loro genitori, serve a far sì che crescano creando un loro bagaglio di esperienze, a provare sulla propria pelle quanto sia doloroso ammettere di aver fatto delle scelte sbagliate, dovendovi in qualche modo rimediare. Tutto questo a mio avviso rappresenta un potente strumento educativo a qualunque età, che ci rende responsabili, insegnandoci a non ripetere certi errori, a trovare soluzioni ad essi, rendendoci capaci di reagire e ad affrontare situazioni critiche, senza soccombere ma reagendo ad esse. Chi cresce i propri figli come se tutto gli fosse dovuto, li trasformerà in adulti frustrati, quando scopriranno che ogni cosa va conquistata e meritata, che la vita non fa sconti a nessuno.Chi vizia i propri figli dicendo: “mio figlio deve avere tutto ciò che non ho avuto io”, li renderà deboli, incapaci di accettare delle rinunce, di dare priorità alle proprie esigenze.Se per fortuna picchiare i propri figli, come metodo educativo, per imporre la propria volontà e autorità è ormai molto raro, aumentano sempre più i casi in cui sono i figli a picchiare, maltrattare, non rispettare i propri genitori. I tempi cambiano non ho dubbi su questo, ricordo che una volta quando ero un ragazzino e c’erano gli incontri professori genitori, io studente non proprio brillante, vivevo nell’ansia, perché sapevo che al rientro i miei genitori mi avrebbero fatto una bella lavata di capo (diciamo così, è più fine), inutile dirgli che i professori ce l’avevano con me, che quella nota presa era ingiusta, perché quelli erano i tempi in cui i professori avevano sempre ragione. Molti di quei ragazzini di allora, divenuti a loro volta genitori, hanno adottato un comportamento, forse per senso di rivalsa, diametralmente opposto, per cui i loro figli hanno sempre ragione, tanto che li difendono anche quando sono indifendibili e sono i professori a vivere con ansia gli incontri professori genitori, in quanto non è raro che se si sono permessi di dare dei brutti voti, o di sgridare il ragazzo per mantenere una parvenza di ordine in classe, i genitori lo insultino o peggio lo aggrediscano fisicamente. Tutto questo secondo voi è un buon metodo educativo? Partendo dal presupposto che fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo, voi cosa ne pensate di quanto scritto qui sopra?P.S.: ho intenzionalmente  tralasciato l’argomento: "Nonni che viziano i nipoti", in quanto un fenomeno incontrastabile ;-)