Riflessioni

FAMIGLIE MODERNE!


Sono convinto fin da ora che quanto scriverò in questo post a qualcuno sembrerà l’esasperazione della realtà, per tanto ci tengo a puntualizzare che sono pienamente consapevole che esistono altre realtà oltre a quelle da me descritte, ma che il mio intento è proprio quello di puntare il dito su certi atteggiamenti e comportamenti che a mio avviso stanno prendendo sempre più piede e che dovrebbero farci riflettere. La famiglia da sempre rappresenta il nucleo centrale, oserei dire vitale della società, il suo legame primario, per questo sono estremamente convinto che osservando attentamente le famiglie di oggi potremo scoprire come sarà la società di domani.Il concetto di famiglia negli ultimi anni ha modificato sostanzialmente il suo significato, di conseguenza i valori che erano insiti in essa sono cambiati e in alcuni casi addirittura scomparsi.Sempre più spesso le famiglie sono composte da individui accomunati tra loro solo per un legame di parentela, ma che si comportano e sono a tutti gli effetti dei perfetti sconosciuti, che in una sorta di convivenza forzata vivono sotto lo stesso tetto, spesso in periodi differenti della giornata e che anche quando quei momenti coincidono difficilmente vengono coinvolti in attività comuni. Del resto si tratta di individui che hanno poco da condividere, a parte qualche post su Facebook, ma soprattutto hanno poco da raccontarsi, perché quello che pensano e che vivono, i loro sentimenti, emozioni, problemi e preoccupazioni piuttosto che confidarli ai loro cari, preferiscono pubblicarli sui vari social e la cosa grave è che trovano più appagamento e conforto nei commenti di perfetti sconosciuti, nei loro “mi piace”, che nel dialogo familiare. Per questo motivo molti genitori per cercare di capire cosa passa nelle teste dei loro figli tentano di sbirciare nei loro profili Facebook, di decifrare il codice d’accesso dei loro smartphone in cui è racchiuso e circoscritto il loro mondo.  Del resto sono figli di genitori assenti (che talvolta restano tali anche quando sono presenti), per motivi lavorativi o altri mille impegni e loro il tempo libero lo passano solitamente a casa a chattare su WhatsApp, a postare su Facebook, ad ascoltare musica a tutto volume e non è raro che svolgano tutte queste attività contemporaneamente, del resto stiamo parlando della generazione non solo digitale ma anche multitasking, che allo sport reale spesso preferisce quello virtuale delle varie Wii, che alla partitella nel campetto sotto casa preferisce una bella partita sulla “Play”.Una volta il momento della cena era un momento di incontro e di confronto, ci si raccontava e commentava vicendevolmente gli avvenimenti significativi della giornata, oggi sempre più spesso, durante le cene non ci si guarda neanche in faccia, gli adulti ipnotizzati dalla TV onnipresente e perennemente accesa sui programmi più improbabili, mentre i ragazzi con gli occhi incollati allo schermo dei loro inseparabili smartphone a messaggiare con tutto il mondo tranne con chi hanno accanto. Pianeti dello stesso universo ma con orbite diametralmente opposte. Finita la cena, quel patetico momento di finta condivisione di uno spazio comune, oltre che di un pasto, ogni individuo si ritira nella propria stanza e così il pericolo che a qualcuno possa venire in mente di tentare un dialogo è definitivamente scongiurato.   Cari amici miei, se questa è la famiglia oggi, credo che la società del futuro sarà sempre più social e sempre meno socievole.