Riflessioni

AMOR PATRIO


 Noto, con una forte amarezza, che siamo privi di patriottismo, di quel senso di appartenenza, di quell’amor patrio, che già a pronunciarlo sa di vecchio, di una terminologia desueta, di qualcosa che è non è più di moda in questa società talmente proiettata nel futuro da essersi scordata il passato. Non amiamo questa nostra Italia, perché se l’amassimo davvero la difenderemmo non solo dai politici e da quei governi che fanno più i loro interessi che quelli del Paese, la difenderemmo anche dai furbi e dai furbetti, che invece spesso, sempre più spesso idolatriamo, da chi infrange le regole morali e le leggi a discapito degli altri, degli onesti che in una moralità al contrario diventano i fessonesti. Se l’amassimo davvero questa nostra Italia, non saremmo così indifferenti verso chi la deturpa, verso chi la sporca o la infanga, fosse anche solo a parole. Se avessimo più rispetto per questa nostra Italia non permetteremmo all’ideologia razzista di prendere il sopravvento, ai pregiudizi di dividerci. Non gireremmo la testa dall’altra parte quando il valore di questo Paese viene messo in discussione, non resteremmo in silenzio di fronte a chi è solo capace di enfatizzarne i difetti ignorandone volutamente gli innumerevoli pregi. Dovremmo fare tutto questo soprattutto nel caso in cui avessimo il coraggio e l’intelligenza necessaria per riconoscere che in qualche occasione siamo proprio noi a non amare questo nostro Paese, questa nostra Italia, perché il  cambiamento, quello vero, può partire solo da noi, perché ognuno di noi è un piccolo ma importante tassello di questa società. P.S. Se pensate che fare il tifo per la nazionale italiana sia patriottismo, dimenticate tutto ciò che avete letto sopra, non era rivolto a voi.