Riflessioni

FIUMI DI PAROLE


 In questa nostra realtà così chiassosa, dove tutti hanno sempre qualcosa da dire, impellentemente, urgentemente tanto che ci si accavalla con l’interlocutore, arrivando a urlare per prevalere sull’altro e il messaggio che inizialmente si voleva dare diventa solo rumore che si aggiunge ad altro rumore, tutti vogliono parlare ma sono rimasti in pochi quelli che sanno ancora davvero ascoltare, comprendere senza giudicare. Mi guardo intorno e scopro che sono sempre più numerosi quelli che hanno paura del silenzio, di quel silenzio profondo che li costringerebbe a viaggi introspettivi che sono divenuti incapaci di intraprendere, di ascoltare quella voce interiore a cui sono divenuti sordi. Non so cosa ne pensate ma a me a volte manca la cultura del silenzio, inteso come assenza di parole da contrapporre ogni tanto a chi invece ininterrottamente ne riversa fiumi sugli altri, inondandoli,  spesso sciorinate così in fretta da non avere il tempo materiale di riflettere adeguatamente su ciò che si sta dicendo, senza dare il giusto peso alle parole.