Riflessioni

AMORE USA E GETTA


 Sono nato e in parte ho vissuto in un epoca in cui tutto era concepito per durare, se qualcosa si rompeva lo si aggiustava o almeno ci si provava. Oggi mi accorgo che ci hanno educati o rieducati inculcandoci una filosofia consumistica, in cui bisogna avere sempre il nuovo modello di qualsiasi oggetto e che simultaneamente il modello precedente diventa obsoleto, qualcosa di inutilizzabile, pur funzionando ancora perfettamente. Ci hanno insegnato che se qualcosa si rompe la si butta. La cosa preoccupante è che questa mentalità consumistica  dell’usa e getta la stiamo adottando anche nei rapporti umani, nei sentimenti, molti dei quali hanno vita più breve di una mozzarella comprata al supermercato, neanche se, come quest’ultima, avessero una data di scadenza da rispettare, ed ecco che in quest’ottica l’amore diventa un prodotto da consumarsi fresco, che non deve avere il tempo di stagionare e quegli amori che duravano una vita, affrontando e superando ogni avversità, acquistano il sapore vintage di un epoca ormai passata, qualcosa di bello sì, semplicemente perché come un grammofono posto accanto al più avveniristico impianto HI-FI crea contrasto, divenendo oggetto di design ma che nessuno si sognerebbe mai di tornare ad utilizzare. L’amore oggi, essendo divenuto un prodotto, ha la necessità di essere reclamizzato, ostentato, attraverso i vari social, ha bisogno di curare la sua immagine, adeguandosi a quello che è divenuto l’imperativo di quest’epoca, che ha decretato che l’apparenza vale più della sostanza. Io purtroppo o per fortuna non sono figlio di questi tempi, dove se non posti allora non esisti, anzi rileggendo quanto scritto sopra, mi rendo conto di appartenere sempre di più alla categoria vintage.