Riflessioni

ASSUEFAZIONE


 La cosa peggiore che potrebbe capitarci in questo momento è l’assuefazione, abituarci  cioè al dolore, divenendo insofferenti alla sofferenza, quella che sentiamo lontana, distante da noi, quella che ci illudiamo possa colpire gli altri ma non noi e i nostri cari. L’egoismo, che ci porterebbe a pensare solo e unicamente a noi stessi, a lamentarci perché segregati in casa da giorni, da settimane, mentre non penseremmo affatto che non molto lontano da noi da giorni, anzi da settimane, c’è gente che si prende cura del prossimo a rischio della propria vita, c’è gente che soffre senza l’affetto dei suoi cari in un letto d’ospedale, ci sono intere famiglie che piangono un proprio caro prematuramente scomparso.  Perché tutto questo ci porterebbe inesorabilmente a restare indifferenti mentre ascoltiamo, come un bollettino di guerra, i numeri del contagio, dei nuovi casi, di chi è in terapia intensiva e di chi non ce l’ha fatta, dimenticandoci volutamente che dietro ogni singolo numero ci sono persone, esseri umani proprio come noi. L’escalation di tutto questo ci condurrebbe al più sprezzante cinismo arrivando a considerare le vittime effetti collaterali accettabili perché sono prevalentemente vecchi, persone malate e quindi sacrificabili. Questo è il peggio che potrebbe accaderci…ma forse tutto questo ci è già accaduto.