Riflessioni

AMICIZIA


Amicizia con tutti i suoi derivati, credo sia una fra le parole più abusate, snaturate e bistrattate del nostro vasto dizionario. Ne abusiamo utilizzandola per descrivere legami che nulla hanno a che fare con essa e che tutt’al più per loro stessa natura andrebbero definiti come semplici conoscenze e in questo modo ne snaturiamo di fatto il significato e il valore che esso racchiude. La bistrattiamo ogni qual volta definiamo amico, un individuo che non si comporta come tale nei nostri confronti, perché la verità è che abbiamo dimenticato il vero significato della parola amicizia.Quando ero poco più che un ragazzino anch’io credevo di avere molti amici, poi, col tempo, vivendolo sulla mia pelle, ho capito che l’amico non ti pugnala alle spalle nel momento in cui sa che sei più vulnerabile, simili individui si possono descrivere con altri e ben più coloriti epiteti, che meglio identificano simili personaggi. La vita quindi mi ha insegnato ad usare con molta cautela tale parola, ad essere diffidente, forse anche troppo in certe circostanze, verso chi si autodefiniva amico. Ma con il tempo ho anche capito che l’amicizia, non è un’opera di fantasia, un volo pindarico, ma può essere una concreta realtà. L’ho capito perché sulla mia strada ho incontrato anche tante persone, che si sono comportate come veri amici, con i fatti, con i gesti, anche quelli più semplici senza aver bisogno di autoproclamarsi tali. Con quanto scritto sopra, voglio semplicemente dire grazie a tutti gli Amici, che con la loro amicizia hanno reso in qualche modo migliore la mia esistenza.La regola aurea dell’amicizia per me si sintetizza in questa semplice frase di Xavier Wheel:“Sii sempre un amico sincero, ma pretendi lo stesso da chi consideri tale.”