Ognuno lungo il sentiero della propria esistenza, ha perso qualcosa, qualcuno o persino se stesso, per poi a volte magicamente ritrovarsi rispecchiandosi nel sorriso ingenuo di un bambino o negli occhi saggi di un vecchio e capire che tutto ciò che intercorre tra il bambino e il vecchio è ciò che ci inquina l’anima, che ci impedisce di comprendere per tempo che la chiave dell’esistenza sta proprio nel sapiente dosaggio tra quell’ingenuità con cui nasciamo e quella saggezza che con il tempo, troppo tempo acquisiamo, perché in essa risiede la capacità di ridere di se stessi, senza ignorare la complessità dell’essere che si nasconde dietro la semplicità dei nostri gesti, quel non prendersi troppo sul serio senza però dare niente per scontato.