Riflessioni

QUANDO IL VACCINO FA PAURA


 Dopo mesi di notizie contrastanti, confusionarie e contraddittorie sull’esistenza o meno del virus, sulle modalità di trasmissione, sull’effettivo tasso di infettività e di mortalità prima, sulla potenziale pericolosità del vaccino, dei suoi presunti effetti collaterali o sulla sua totale inutilità dopo, ora siamo arrivati al paradosso, siamo arrivati al punto che c’è gente che ha più paura del vaccino che del virus che esso dovrebbe debellare. In questo caso però non mi permetto di giudicare, credo sia legittimo, visto quanto scritto sopra, nutrire dei dubbi, avere delle incertezze, delle paure, porsi delle domande e cercare delle risposte, il problema tutt’al più potrebbe risiedere in dove o attraverso chi cerchiamo tali risposte.Posso solo dirvi una cosa, se siete persone razionali, di quelle che non vivono in funzione di certezze assolute che rasentano il fanatismo o l’invasamento ma che nutrono anche ragionevoli dubbi basati sulla concretezza della realtà in cui vivono, non troverete una fonte o un luminare che sia in grado di debellare ogni vostra incertezza in merito a tali argomenti e alla fine sarete costretti ad arrivare ad un compromesso, soppeserete tutte le informazioni in vostro possesso le filtrerete, le elaborerete, ci ragionerete sopra fino a scegliere ciò che vi sembrerà essere il male minore, la strada più percorribile fra il groviglio di strade che si snodano davanti a voi.In realtà c'é un altro possibile scenario che si potrebbe delineare all'orizzonte e in cui chiunque nutrirà dei dubbi sul vaccino, di qualunque natura essi siano, alla fine verrà fortemente indirizzato verso la vaccinazione, sempre nel rispetto della democrazia ovviamente, di quella democrazia che democraticamente inizierà a vietare o a limitare fortemente gli spostamenti dei non vaccinati, a precludergli gli ingressi in determinati locali, fino ad arrivare a negargli l'accesso sui posti di lavoro. Così tutti, democraticamente, liberamente si convinceranno che il vaccino è il male minore.