Riflessioni

2020


Da quando ho creato questo blog nel 2014 questo è stato indubbiamente l’anno in cui ho scritto di più, questo è stato l’anno in cui ho più sofferto e in cui ho avuto più bisogno di utilizzare la scrittura come strumento attraverso il quale esorcizzare la paura, mitigare il dolore, esternare la rabbia, perché è questo che mi ha permesso di fare la scrittura, a questo essa mi è servita. Mi auguro quindi che il prossimo anno mi faccia sentire meno il bisogno di scrivere, o quanto meno mi faccia sentire il bisogno di incanalare attraverso la scrittura sentimenti più positivi e piacevoli. Lo so, molto dipenderà da me, dalla mia predisposizione interiore, da quale lato sceglierò di guardare le situazioni che dovrò affrontare in futuro, se vorrò vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, tanto per intenderci. Quest’anno è stato un anno molto difficile per tutti, quest’anno è stato un anno particolarmente difficile per me, al di là del covid e di tutto ciò che ruota intorno ad esso, un anno che mi ha messo a dura prova, ma che mi ha anche insegnato a riscoprire il valore dei piccoli gesti da non dare mai per scontati, perché non lo sono affatto, l’importanza degli affetti, specie se ti arrivano dalle persone che non ti aspetti, di quelle che sanno sorprenderti piacevolmente quando ne hai più bisogno. Ecco perché in quest’anno, nonostante tutto, voglio vederci una sorta di rinascita, di risveglio spirituale che spero mi sia utile per affrontare l’anno che verrà.