Riflessioni

QUALE DEMOCRAZIA VIGE IN ITALIA?


A chi vi dice: “L’Italia è un Paese democratico in quanto nella sua costituzione è sancita la libertà di pensiero e il diritto di voto,” chiedetegli semplicemente di spiegarvi con fatti concreti, quanto sia incisivo il voto del popolo italiano nella vita politica di questo Paese? A che serve essere liberi di pensare se poi il nostro pensiero espresso e concretizzato nell’espressione di voto viene poi calpestato o ribaltato dagli inciuci, da improbabili alleanze, post voto, fra forze politiche contrapposte, unitesi con l’unico intento di accaparrarsi qualche poltrona, inquinato dai vari rimpasti, oltraggiato dalle defezioni di chi con troppa facilità è disposto a cambiare partito, non per salvaguardare la sua ideologia politica o i suoi valori, ma per semplice opportunismo, umiliato dai giochi di potere. Il tutto tutelato e sancito sempre da quella costituzione che tra i suoi principi fondamentali stabilisce che il popolo è sovrano, sì, un sovrano che i suoi stessi principi hanno però costretto ad abdicare da tempo in virtù di poteri più forti, che mirano ad interessi più subdoli e di cui esso è divenuto volontariamente o meno complice.  Tutto questo rappresenta un altro, l’ennesimo cortocircuito mentale tipicamente italiano.