Riflessioni

LA SCISSIONE DELL'ESSERE


 Mi rendo conto che molti passano, sprecano gran parte del loro tempo, della loro  vita cercando di evadere mentalmente, non potendo farlo fisicamente, dai luoghi in cui effettivamente le circostanze e le varie esigenze li costringono a stare, come sul posto di lavoro, incolonnati nel traffico, tediati nelle sale d’aspetto, rinchiusi nei centri commerciali, ecc, sono rari, molto rari i momenti in cui sono veramente presenti a se stessi con il corpo e con la mente, in cui si sentono esattamente nel posto dove volevamo essere, al fianco delle persone con cui avevano davvero piacere di condividere quel determinato momento. Passano così gran parte della loro vita fuori sincrono, dissociati a se stessi, adeguandosi alle situazioni invece di viverle, fino ad abbandonare il timone della loro esistenza, lasciando che sia la corrente a trascinarli alla deriva.  Da simili comportamenti possono nascere vere e proprie patologie, la più diffusa delle quali è la depressione, la malattia del nostro tempo, di questa nostra società poco socievole ma molto social, ed ecco che molti si rifugiano in essi per sfuggire da una realtà altrimenti realisticamente troppo opprimente, trovandovi nuovo nutrimento per il loro Ego, dando vita ad una virtualità in cui finalmente liberarsi da ogni tipo di frustrazione reale, creandosi un immagine di se fortemente idealizzata, la stessa che la vita di tutti i giorni, con le sue costrizioni per troppo tempo ha soffocato, fino ad arrivare ad una vera e propria scissione dell’essere, di quell’essere che finisce per dibattersi fra due realtà contrapposte, quella reale e quella virtuale esasperandole fino a non riuscire più a distinguere l’una dall’altra, fino a spingersi a credere che la virtualità sia più reale della realtà stessa.