Riflessioni

IL SIGNORE DELLA POLITICA


 Premetto fin da subito, onde evitare commenti inutilmente astiosi e puntualizzazioni non necessarie, che il “Signore” che campeggia nel titolo di questo post è inteso come sinonimo di gentiluomo e non ha nessun’altra accezione e che lo stesso non tiene conto dell’operato politico di Giuseppe Conte, che è fin troppo facilmente attaccabile, criticabile, ma punta unicamente sulla sua personalità, sul suo modo di porsi, sul suo lato umano, la sua dignità, tutte qualità che difficilmente sono riuscito ad abbinare ad un unico personaggio politico ed esprimono una mia considerazione personale. Capisco che per molti possa essere difficile, se non impossibile, comprendere anche solo il significato di certe parole e il valore umano di Conte, del resto comprendo che possa essere non facile, abituati come siamo a politici del calibro e dello spessore di Matteo Salvini e Matteo Renzi, del resto cosa possiamo aspettarci se noi siamo i primi a premiare i voltagabbana e gli incoerenti, gli egocentrici e gli sbruffoni, i pregiudicati e gli impresentabili, che hanno comunque la faccia tosta di riproporsi puntualmente come il nuovo che avanza piuttosto che come il vecchio che arranca e molti sono così stupidi da credergli per l’ennesima volta, dimostrando di come sia veritiero il fatto che si finisce per riconoscersi in ciò in cui ci si riflette.Al di là delle tante belle parole però contano i fatti, uno fra tutti per me è il più significativo: Giuseppe Conte lascia la politica e torna al suo lavoro al Dipartimento di Scienze Giuridiche in veste di Docente di Diritto Privato, riuscite a farmi il nome di qualche politico che nel recondito caso decidesse di lasciare la politica avrebbe una professione da esercitare? Tranquilli la mia era solo una domanda retorica, un eufemismo, difficile anche solo concettualmente da accettare, in quanto siamo abituati a politici che vivono esclusivamente di politica, non avendo altra professione, che vivono a carico dello stato anche da morti, e questo non è un eufemismo ma una triste verità. Non mi illudo, nonostante quanto scritto sopra, che voi riusciate a comprendere perché per me in mezzo a tutta questa marmaglia la personalità di Giuseppe Conte spicchi come un faro nella notte.