Riflessioni

REGOLE NON SCRITTE


 Esistono sistemi in cui è ampiamente dimostrato che la coerenza non paga, non si può, infatti, restare coerenti in un sistema in cui l’incoerenza è la regola base per sopravvivere, così come chiunque voglia eccellere in un sistema corrotto, avrà l’esigenza di adeguarsi alle situazioni, divenendo in base alle necessità il corrotto o il corruttore. Tant’è vero che se si tentasse di sovvertire queste regole non scritte palesando certe verità, quello stesso sistema ci si rivolterebbe contro, facendoci ricadere addosso le nostre stesse accuse. Perché qualunque comportamento anche il più disonesto, se praticato ed accettato dalla stragrande maggioranza delle persone non solo con il perpetuarsi della sua attuazione acquisirebbe una sorta di legittimità indotta, ma finirebbe con il confondersi, con l’amalgamarsi con ciò che viene considerato normalità, allo stesso modo, qualunque comportamento, per quanto nobile nei suoi principi, se accettato e praticato da pochi diverrebbe l’eccezione e di conseguenza verrebbe percepito come qualcosa di anomalo rispetto a quello che è il comune modo di pensare e di agire, tant’è che quei pochi individui che lo adottassero verrebbero guardati dalla maggioranza con sospetto e diffidenza, quasi fossero degli esseri bizzarri, dei folli. Ecco perché, in virtù di tale principio, in un mondo che è dominato dalla follia sarebbe da folli non comportarsi follemente, e perché chi imperterritamente continuasse a dire la verità in un mondo di falsi, verrebbe considerato un bugiardo.