Riflessioni

QUESITI FONDAMENTALI


Se la verità non fosse altro che una grossa bugia?Se la democrazia si rivelasse essere solo un vile espediente per domare le masse?Se l’amore non fosse altro che una patologia cardiaca e l’odio la sua omeopatica cura?Se la felicità traesse il suo nutrimento affondando le sue profonde radici nella tristezza e nella disperazione?Se si scoprisse che l’onestà fosse causata da un disturbo comportamentale attenuabile attraverso il furto indotto o la truffa terapeutica?Se la realtà così come la percepiamo non esistesse e noi vivessimo nell’illusione d’essa, ingannati dalle nostre stesse percezioni?Se l’invidia non fosse un sentimento negativo ma solo l’esasperazione dell’ammirazione?Se il concetto stesso di normalità non fosse altro che una perversione che può albergare solo in menti depravate?Se la dignità fosse in realtà qualcosa di vergognoso da cui rifuggire sempre?Se quell’umanità a cui noi ci appelliamo in quanto massima espressione del nostro nobile animo si rivelasse essere solo una semplice maschera dietro cui nascondere ipocritamente la nostra brutale e feroce crudeltà?Se quella giustizia che noi declamiamo uguale per tutti, si dimostrasse essere totalmente incompatibile con la nostra natura?  Se almeno uno di questi miei quesiti si rivelasse vero, allora e solo allora inizierei a vedere un filo logico in tutto ciò che mi accade intorno.